La revoca è lo strumento democratico che permette
agli elettori di allontanare e sostituire un amministratore eletto. La maggioranza degli stati USA (almeno 36) permettono la revoca a livello locale, 18 su 50 la permettono a livello statale.
La revoca richiede una petizione, ossia una domanda fatta per iscritto accompagnata da una raccolta di un certo numero di firme.
Questo numero è generalmente più elevato di quello necessario per far partire una iniziativa. Di solito serve un numero di firme pari al 25% dei voti ottenuti dall’eletto che si vuole revocare, nelle sue ultime elezioni.
Inoltre di solito viene organizzata una elezione specifica per la revoca (negli USA, di solito le elezioni locali, statali, nazionali, per referendum e iniziative, vengono accorpate in alcune date specifiche). I critici affermano che le revoche danno agli elettori troppo potere e squilibrano l’indipendenza di chi è nominato, rendendolo disponibile a prendere decisioni non sagge o affrettate, per mantenere il consenso dei suoi elettori. Inoltre, i critici affermano che le revoche sono un’ulteriore spesa da accollare alla collettività. Essi affermano anche che il cittadino medio non ha la conoscenza e il discernimento sufficienti sull’operato dell’eletto, per poterlo revocare con cognizione di causa.
La revoca è stata usata raramente nei confronti dei governatori. Finora solo due di essi sono stati revocati, il più recente nel 2003. Si trattò del Gov. della California Davis, revocato e sostituito da Schwarzenegger. Sono stati revocati alcuni parlamentari: due in California nel 1913, due in Idaho nel 1971, due in Michigan nel 1983 e uno in Oregon nel 1988. Lo strumento è stato attivato parecchie volte in California, Louisiana, in Michigan, ma non portato a termine per mancato raggiungimento del numero di firme necessarie. In Arizona nel 1987 fu iniziata una revoca contro il Gov. Evan Mecham. Fu raccolto il numero di firme necessario e fissata la data della votazione per l’anno successivo, ma il Gov. fu impeached dal parlamento,
condannato e sostituito prima della votazione di revoca. Da quando nel 1903 Los Angeles divenne la prima amministrazione locale a dotarsi dello strumento
della revoca, esso è stato usato in più di 2000 casi.
Storia della Revoca
Nella democrazia ateniese, nel 510 a.C. fu introdotto l’ostracismo, uno strumento precursore e assai più drastico della revoca. Esso consisteva nel segnare su un coccio il nome di un cittadino, depositandolo poi su un’apposita urna. Il cittadino il cui nome
veniva segnato dalla maggioranza semplice dei presenti, con almeno 6000 votanti, veniva esiliato per 10 anni dalla città. In Atene questo strumento nacque
come protezione dall’affermarsi di tiranni. In Svizzera la revoca era uno strumento presente .tradizionalmente anche se fu formalizzato in legge
dopo il 1850. Consisteva nel raccogliere un determinato numero di firme che permettevano di indire una votazione per confermare o cacciare un consigliere.
Nella pratica, grazie anche alla presenza molto forte degli altri strumenti di democrazia diretta, che limitano i poteri degli eletti, in Svizzera si utilizza
molto raramente la revoca.
Negli USA si discusse di revoca negli anni (circa il 1780) in cui fu creata e approvata la costituzione, ma alla fine prevalse l’idea di non inserirla nella carta fondamentale. Nel decennio del 1890 i populisti e I socialisti introdussero la richiesta della revoca nei loro programmi. Giudicavano l’impeachement (strumento utilizzabile dal parlamento per far dimettere un ufficiale eletto) insufficiente o inutile, perché
necessitava di un reato per essere attivato. Ma la corruzione e l’abuso di potere sono spesso difficili da provare in tribunale.
Mentre per attivare la revoca basta una condanna etica o politica della persona.
Altra differenza è che la revoca parte da gruppi di cittadini, mentre l’impeachement dal corpo legislativo.
Prima del 1900 alcune piccole comunità dell’ovest introdussero la revoca. Poi Los Angeles la introdusse nel 1903 grazie all’opera del dott. John R. Haynes.
Egli studiò in Svizzera come funzionava lo strumento e adattò quelle leggi alla situazione americana. I politici californiani furono scioccati ed etichettarono la sua proposta come radicale, rivoluzionaria e anticostituzionale. Il sistema politico californiano all’epoca era molto influenzato dai poteri economici, quali le ferrovie, dalla corruzione e dalla forza dei capi di partito. Per cui la revoca fu proposta come soluzione per migliorare il sistema rappresentativo, non per
distruggerlo. Lo scopo era quello di rendere gli eletti più sensibili agli interessi della gente invece che dei potentati economici.
Con un voto popolare a favore con un rapporto di
4 a 1, la proposta fu approvata ed introdotta nel 1903.
Subito dopo, la revoca fu introdotta in molte alter citta` dell’Oregon, Arizona, Colorado, Nevada e Washington…… per un totale
di 15, che permettono la revoca.
1. La revoca permette continua rendicontazione e quindi gli elettori non devono aspettarefino all’elezione successiva per sbarazzarsi di amministratori incompetenti, disonesti o irresponsabili. La revoca aiuta l’amministratore a conservare una mentalità di candidato. Con la spada di Damocle di una revoca potenziale sulla sua testa, gli eletti rimangono attenti, onesti e pronti a rispondere alle esigenze dei cittadini.
E’ un modo per ricordare agli eletti che sono dei dipendenti, degli agenti dei cittadini, non I loro superiori. Esattamente come gli ambasciatori. Se non rispondono ai desideri di chi li ha nominati, vengono immediatamente revocati.
2. La revoca riduce il potere di chi finanzia i candidati e rende questi ultimi, attenti agli interessi dei loro elettori.
3. La revoca dà al cittadino una ragione per rimanere aggiornato sulla condotta dell’eletto e sucome vengano affrontati i problemi. Spinge i
cittadini verso l’attivismo anziché verso la frustrazione, la demoralizzazione e l’apatia.
4. La revoca offre una valvola di sfogo per sentimenti molto intensi. Anche se nell’immediato la revoca crea divisione e polarizzazione, in realtà permette a conflitti di essere affrontati in tempi rapidi e risolti prima che degenerino.
5. La revoca è una alternativa molto efficace all’impeachment, strumento in mano allegislatore e per questo molto più lento e a volte difficile da attivare. Specie a livello locale. Si sa la
6. L’alto numero di firme necessarie, di solito il 25% degli elettori della persona in causa, e il tempo necessario per iniziare la procedura,
sono un controllo efficace perché questo strumento sia usato in maniera ponderata e con l’appoggio di una buona parte degli elettori.
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