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FILIPPO TAMBURELLO Maestro di Banda Musicale di Gentilezza e Generosità

Rubrica : la nostra storia recente, n2



Ci sono persone geniali che ci sono passate accanto e molto spesso non le abbiamo riconosciute, non abbiamo colto il loro immenso valore, umano e artistico: il maestro FILIPPO TAMBURELLO è stato una di queste persone.

È stata una presenza, umana e culturale, vivace e costante nel corpo e nel tessuto sociale della nostra cittadina.

Per tanti miei concittadini, soprattutto giovani, è stato un amico, un fratello, un Maestro di vita, di bontà e rettitudine.

Il suo amore per la musica, vero e inossidabile, ha saputo resistere a tutte le insidie in cui si è imbattuto nel corso degli anni.

Penso alla pazienza con la quale ha dovuto affrontare nella sua lunga carriera, gli innumerevoli studenti.

Io ho avuto il piacere di conoscerlo e parlare con lui.

Un viso gentile ed aggraziato che nascondeva l’anima d’un condottiero che studiava e pianifica attentamente le sue mosse.

Durante le feste cittadine sembrava muoversi con grazia e risolutezza, con decisione e consapevolezza.

La banda, la nostra banda musicale della città di Nicosia, sembrava sempre in totale e piena armonia con la ricorrenza che accompagnava.

Li vedevi come una truppa corazzata armata di strumenti, leggii, libri e partiture...

E ad incrociare lo sguardo lo vedevi sempre sorridente e felice.

Sì, un uomo felice perché portava dentro di sé la felicità che solo la MUSICA può dare.


Mai ricordo di averlo visto arrabbiato, contrariato sì, ma sempre disponibile e positivo.

Ricordo ancora come mi rispose alla mia domanda “Maestro Tamburello, ma tutti sti musicisti ci sono a Nicosia?”

Lui sorridendo mi rispose: “Tutti hanno diritto a provarci”. Alunni dotati, diversamente abili, mediocri, fannulloni, grandi, medi e piccolissimi: nessuna distinzione, tutti hanno diritto a diventare musicisti.


Lui, il maestro Tamburello, ha saputo dare a tutti uguale dedizione, gioia e generosità.

Agli alunni chiedeva una cosa soltanto: quella di studiare lo strumento, anche poco, ma tutti i giorni, perché sapeva che solo attraverso la pratica quotidiana si può accedere al magico mondo della musica.

Quel mondo a cui ha dato tanto e semplicemente desiderava condividere con il più grande numero di persone.




Il maestro Filippo Tamburello

Nasce a Nicosia il 2 maggio 1928.

Il papà Salvatore, dopo la scuola lo affida al “mastro barbiere” ed all’età di 7 anni

comincia il primo approccio alla fisarmonica strimpellando qualche

motivetto tra una spazzolata e l’altra. I clienti del salone del mastro

barbiere, si accorgono subito del talento del piccolo “Fuluppino” il quale,

oltre alla fisarmonica, comincia a suonare anche il sax presso la banda del

paese con il Maestro Mignoli e a seguire Santoro.

Negli anni ‘50 forma l’Orchestra Tamburello allietando i numerosi

banchetti dei matrimoni.

Dopo aver imparato il mestiere di barbiere, che

svolge con attenzione e dedizione, studia con il maestro Vincenzo Cecere

ed acquisisce, a Palermo, le competenze di maestro di banda musicale

Negli anni ’60 affianca il maestro Santoro e nel ’67 ne assume

ufficialmente la direzione, curando la banda e l’annessa scuola di musica.

Insegna educazione musicale alla scuola media di Villarosa e svolge

volontariato presso l’istituto per minori sempre nello stesso comune.

Impartisce le nozioni della musica e dopo poco tempo, crea la banda del

paesino.

Tale banda era formata da tutti gli orfanelli dell’Istituto.

Barbiere, insegnante di musica, e una famiglia sulle spalle, andare avanti era dura e attraverso una

domanda presso le Poste Italiane, viene assunto a tempo indeterminato.

Ciò non cambia assolutamente la sua passione: la musica.

Guida il gruppo bandistico e indottrina ad essa i giovani di Nicosia.

Padre esemplare di tre figli: Sebastiana, Salvatore e Giuseppe. In

quest’ultimo ha riposto l’eredità musicale.

Si spegne all’età di 83 anni, con il sorriso e la soddisfazione di chi ha

segnato, nei suoi 14 lustri in musica, intere generazioni.

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