FILIPPO TAMBURELLO Maestro di Banda Musicale di Gentilezza e Generosità
- Aldo la Ganga
- 21 gen 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Rubrica : la nostra storia recente, n2

Ci sono persone geniali che ci sono passate accanto e molto spesso non le abbiamo riconosciute, non abbiamo colto il loro immenso valore, umano e artistico: il maestro FILIPPO TAMBURELLO è stato una di queste persone.
È stata una presenza, umana e culturale, vivace e costante nel corpo e nel tessuto sociale della nostra cittadina.
Per tanti miei concittadini, soprattutto giovani, è stato un amico, un fratello, un Maestro di vita, di bontà e rettitudine.
Il suo amore per la musica, vero e inossidabile, ha saputo resistere a tutte le insidie in cui si è imbattuto nel corso degli anni.
Penso alla pazienza con la quale ha dovuto affrontare nella sua lunga carriera, gli innumerevoli studenti.
Io ho avuto il piacere di conoscerlo e parlare con lui.
Un viso gentile ed aggraziato che nascondeva l’anima d’un condottiero che studiava e pianifica attentamente le sue mosse.
Durante le feste cittadine sembrava muoversi con grazia e risolutezza, con decisione e consapevolezza.
La banda, la nostra banda musicale della città di Nicosia, sembrava sempre in totale e piena armonia con la ricorrenza che accompagnava.
Li vedevi come una truppa corazzata armata di strumenti, leggii, libri e partiture...
E ad incrociare lo sguardo lo vedevi sempre sorridente e felice.
Sì, un uomo felice perché portava dentro di sé la felicità che solo la MUSICA può dare.
Mai ricordo di averlo visto arrabbiato, contrariato sì, ma sempre disponibile e positivo.
Ricordo ancora come mi rispose alla mia domanda “Maestro Tamburello, ma tutti sti musicisti ci sono a Nicosia?”
Lui sorridendo mi rispose: “Tutti hanno diritto a provarci”. Alunni dotati, diversamente abili, mediocri, fannulloni, grandi, medi e piccolissimi: nessuna distinzione, tutti hanno diritto a diventare musicisti.
Lui, il maestro Tamburello, ha saputo dare a tutti uguale dedizione, gioia e generosità.
Agli alunni chiedeva una cosa soltanto: quella di studiare lo strumento, anche poco, ma tutti i giorni, perché sapeva che solo attraverso la pratica quotidiana si può accedere al magico mondo della musica.
Quel mondo a cui ha dato tanto e semplicemente desiderava condividere con il più grande numero di persone.

Il maestro Filippo Tamburello
Nasce a Nicosia il 2 maggio 1928.
Il papà Salvatore, dopo la scuola lo affida al “mastro barbiere” ed all’età di 7 anni
comincia il primo approccio alla fisarmonica strimpellando qualche
motivetto tra una spazzolata e l’altra. I clienti del salone del mastro
barbiere, si accorgono subito del talento del piccolo “Fuluppino” il quale,
oltre alla fisarmonica, comincia a suonare anche il sax presso la banda del
paese con il Maestro Mignoli e a seguire Santoro.
Negli anni ‘50 forma l’Orchestra Tamburello allietando i numerosi
banchetti dei matrimoni.
Dopo aver imparato il mestiere di barbiere, che
svolge con attenzione e dedizione, studia con il maestro Vincenzo Cecere
ed acquisisce, a Palermo, le competenze di maestro di banda musicale
Negli anni ’60 affianca il maestro Santoro e nel ’67 ne assume
ufficialmente la direzione, curando la banda e l’annessa scuola di musica.
Insegna educazione musicale alla scuola media di Villarosa e svolge
volontariato presso l’istituto per minori sempre nello stesso comune.
Impartisce le nozioni della musica e dopo poco tempo, crea la banda del
paesino.
Tale banda era formata da tutti gli orfanelli dell’Istituto.
Barbiere, insegnante di musica, e una famiglia sulle spalle, andare avanti era dura e attraverso una
domanda presso le Poste Italiane, viene assunto a tempo indeterminato.
Ciò non cambia assolutamente la sua passione: la musica.
Guida il gruppo bandistico e indottrina ad essa i giovani di Nicosia.
Padre esemplare di tre figli: Sebastiana, Salvatore e Giuseppe. In
quest’ultimo ha riposto l’eredità musicale.
Si spegne all’età di 83 anni, con il sorriso e la soddisfazione di chi ha
segnato, nei suoi 14 lustri in musica, intere generazioni.
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