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Per il Tribunale di Roma la mancata adozione del PEBA (Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche) costituisce una condotta discriminatoria da parte del Comune di Pomezia verso le persone con disabilità L’ordinanza in oggetto, emessa dal Tribunale di Roma (diciottesima sezione civile) su ricorso promosso dall'Associazione Luca Coscioni, è stata resa pubblica il 5 gennaio:la Giudice dott.ssa Damiana Colla ha condannato il Comune di Pomezia (RM) per condotta discriminatoria collettiva nei confronti delle persone con disabilità a causa della mancata adozione del PEB (Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), nonché a causa della presenza di numerose barriere architettoniche e sensoriali presenti sul suo territorio che impediscono alle persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale di accedere, sostare e transitare nei luoghi e negli spazi pubblici. L’ordinanza, segnala l’Associazione, è estremamente importante, dal momento che il Tribunale di Roma ha stabilito per la prima volta che la mancata adozione e approvazione del P.E.B.A. da parte delle amministrazioni comunali rappresenta una condotta discriminatoria indiretta attuata in forma collettiva nei confronti delle persone con disabilità. Scrive la Giudice - "incide sui diritti dei disabili, con realizzazione di una condotta da parte dell'amministrazione comunale in concreto svantaggiosa e discriminatoria per gli stessi". "E' la prima condanna per condotta discriminatoria emessa in Italia nei confronti di un Comune a causa della mancata adozione del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche “
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