top of page
Immagine del redattoreGabriella Grasso

Lo stupro è uno strumento di propaganda

Lo stupro di Catania ha dato alle destra nazionali e ai loro giornali la possibilità di cannibalizzare femministe, centri di accoglienza e sinistre varie. "Branco, clandestini, bestie" tutto per spingere la gente all'odio razziale e a votare loro, odiatori seriali di razze diverse, alle prossime europee. Eppure, come accaduto nel caso della violenza di Palermo o in quello sotto processo che coinvolge anche il figlio di Beppe Grillo e il figlio del presidente del Senato La Russa, la nazionalità degli aggressori non c’entra niente . Il sistema di disvalori di cui fanno parte i giovani che hanno commesso queste azioni atroci, seconde solo agli omicidi è trasversale e universale eppure la tiritera è sempre la stessa: la castrazione chimica! In poche parole, ci si sta concentrando ancora una volta sugli effetti di un fatto tragico e non sulle cause psicologiche e sociologiche che lo hanno determinato soprat



tutto ora che un fatto così grave può essere strumentalizzato. È l’ennesimo caso di violenza di genere. Soltanto negli ultimi sei mesi nella sola provincia di Catania, fa sapere la Procura, sono stati trattati 250 casi di codice rosso ed emesse 50 richieste cautelari eppure per la destra questa faccenda ha a che fare con l’appartenenza etnica e a nulla servono le azioni di prevenzione culturale e sociale. Il governo Meloni infatti ha fatto ben poco per combattere la violenza di genere. Solo qualche settimana fa un rapporto di ActionAid ricordava che l’esecutivo nel corso dell’ultimo anno ha tagliato i fondi per la prevenzione della violenza di genere del 70%: dagli oltre 17 milioni di euro nel 2022 si è arrivati ai 5 milioni stanziati nel 2023. Il problema è ancora e sempre lo stesso: IL PATRIARCATO che non ha colore e nazionalità, è lo stesso per tutti e tutte.


0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page