8 Marzo 2025: La Fidapa leonfortese festeggia la donna che si sacrifica...ancora e ancora.
- Gabriella Grasso
- 10 mar
- Tempo di lettura: 1 min
La sezione leonfortese della Fidapa anche quest'anno ha omaggiato, nella Giornata Internazionale della Donna, Emanuela Loi.
Emanuela Loi fu la prima agente donna della polizia di Stato a restare uccisa in servizio e per ciò, il 5 agosto 1992 , le è stata conferita una medaglia d'oro al valor civile "per la dedizione e il coraggio espressi nel servizio, fino al sacrificio della propria vita".
Sacrifico non cercato e certamente non voluto.
Emanuela Loi è dunque una vittima di mafia e come tale va ricordata , strumentalizzarla per valorizzare il racconto del sacrificio femminile, il giorno dedicato alla lotta per l'emancipazione della donna e l'abolizione di ogni disparità sociale e economica, pare fuorviante, ma tant'è.
Il tema della Giornata Internazionale della Donna di quest'anno è stato: Diritti, Uguaglianza e Empowerment.
Di sacrifico e dedizione nell'ennesimo racconto tossico seppur edulcorato dall'agiografia laica anche basta.
Le donne hanno lottato e lottano per la propria e altrui autoaffermazione, in ogni modo e campo. Celebrare la donna e auspicarne ancora una volta la vocazione sacrificale è un nonsense.

La Giornata Internazionale della Donna è e deve essere un momento di confronto con l'immanente e di riflessione per un miglioramento comune tutto il resto è "scumazza" e dispiace che anche il primo cittadino si sia prestato a tanto.
Lasciamo Emanuela Loi alla Giornata delle vittime innocenti di mafia o al 19 Luglio o alle vittime del lavoro, ma non usiamola per invogliare le donne a coltivare il culto del sacrifico perché le faremmo un grave, gravissimo, torto.
Andrà meglio l'anno prossimo.
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