A PROPOSITO DELLA CASA DI RIPOSO "BARONE DI FALCO"
- riceviamo e pubblichiamo
- 1 giorno fa
- Tempo di lettura: 2 min

La casa di riposo Barone di Falco di Nicosia, stà attraversando probabilmente uno dei più gravi momenti di difficolta della sua storia.
Con questo articolo che abbiamo ricevuto e che pubblichiamo, speriamo di aprire un dibattito serio e costruttivo per cercare riuscire a capire le dinamiche che stanno attraversando questa impottrtate istituzione cittadina e di contribuire alle proposte per delle soluzioni serie e realizzabili
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Dal 2012 la Casa di Riposo Barone di Falco versa in una situazione di grave difficoltà gestionale. Nonostante le competenze formalmente presenti nell’organico, l’ente non è stato in grado di portare avanti in modo adeguato la propria missione, compromettendo il funzionamento e il ruolo di un ente pubblico di fondamentale importanza per il nostro territorio.
Nel corso degli anni, nessuno degli enti, che doveva prendere parte nei consigli di amministrazione ha ritenuto opportuno intervenire con la dovuta attenzione e responsabilità, lasciando che la situazione peggiorasse progressivamente. Oggi la struttura è ridotta all’osso, privata di risorse, prospettive e stabilità, per non parlare poi dei poveri dipendenti che operano il loro lavoro attendendo sempre buste paghe arretrate. un dirigente nominato senza neppure un concorso pubblico, commissari " nominati dall'assessorato regionale agli Enti locali che scappano dopo l'isediamento. Eppure era fino a tempi addietro un fiore all'occhiello del nostro territorio che era riuscita ad occuparsi di Anziani, minori e socialità organizzando anche convegni di un certo interesse storico - giuridico e sociale.
Ancora più grave è il fatto che, per far fronte alle difficoltà, si sia arrivati a vendere gran parte del patrimonio dell’ente, patrimonio che era stato costruito con impegno e lungimiranza dalle gestioni precedenti nel corso del tempo. Un’eredità importante, non solo economica ma anche sociale, che rischia di andare definitivamente perduta.
Questa situazione rappresenta un fallimento gestionale e istituzionale che non può più essere ignorato. È necessario fare piena luce sulle responsabilità e avviare con urgenza un intervento concreto per tutelare un bene pubblico che appartiene all’intera comunità.
Giorgio Di Prima










Commenti