CI MANCAVA SOLO IL VITTIMISMO…
Un vecchio detto dice “nel bene e nel male l’importante è che se ne parli”. E questo detto vale soprattutto in politica. Ancor più quando la proposta politica nei fatti non c’è e quindi bisogna cercare di inventarsi qualcosa pur di attirare attenzione. Come diceva la “buon’anima” di Andreotti, infatti, “meglio tirare a campare che tirare le cuoia”.
Stiamo parlando, ovviamente, dell’affaire De Luca che ormai pur di far parlare di sé a breve sentiremo un suo intervento incisivo anche sulla guerra Russa-Ucraina. Il problema è che la consigliera, come abbiamo più volte dimostrato, ha una velocità di autocontraddizione per certi versi da Guinness dei Primati e ancora una volta dà sfoggio di questa sua capacità che, obbiettivamente, sa usare bene.
Ricostruiamo l’affaire. Durante la seduta del consiglio comunale del 5 marzo la consigliera De Luca ha vestito il ruolo della vittima di un assessore “orco”, rimproverando, tra le varie cose (riportiamo pedissequamente) “cosa ancora più grave è che l’assessore, essendo che è un assessore nominato dal sindaco Bonelli, faccia così con un consigliere che in questo momento comunque ha quattro anni e mezzo che sostiene l’amministrazione Bonelli”.
Il “faccia così” presuppone un alterco più o meno animato. Fermo restando che perdere la pazienza è sempre comunque un qualcosa di sbagliato, però, cara consigliera De Luca, dato che lei pone la gravità del gesto sul fatto di essere lei consigliera sostenitrice dell’amministrazione Bonelli “attaccata” da un amministratore della stessa giunta, ci faccia capire una cosa: secondo quale principio vi è gravità in questo aspetto? Se è grave un dissidio, un alterco, gettando anche accuse pesanti verso una persona della “stessa bandiera politica”, ci scusi, non capiamo, ma allora cosa ne pensa di quella consigliera De Luca che qualche giorno prima scrisse:
“e troverà anche quelli in cui Amministratori in carica da diversi mandati, che in pompa magna (termine che usa spesso e volentieri lei nelle sue dichiarazioni), pubblicano finanziamenti, inizio lavori, e non solo. Si è chiesto com’è finita? Tutto è stato realizzato così per come dichiarato? Come mai lì non mette bocca che oggettivamente sono dichiarazioni molto più rilevanti di una semplice e chiara comunicazione in Consiglio Comunale? Forse perchè la sua analisi politica è piuttosto soggettiva, ma credo anche perché come dice un vecchio detto “l’amico è un bene prezioso che va tutelato””
E quello che qui è scritto è un’accusa gravissima. Oppure lei, come al solito, si dimentica spesso che il moralismo va fatto in primis a se stessi?
Un’altra cosa che deve far riflettere tutti è l’accento che la consigliera De Luca in questo suo intervento (ma questo è comunque un vizio di diversi consiglieri) ha posto sul fatto che lei è stata eletta, l’assessore nominato. Questo è l’ABC del populismo, quasi a voler dire che è il voto a conferire chissà quale diritto. Ma ricordiamoci che il popolo ha scelto Barabba, che Hitler aveva la maggioranza relativa quando è diventato cancelliere, che anche Putin ha i voti. Lungi dal fare paragoni arditi, le persone non si giudicano sul consenso che riescono a racimolare ma sui fatti.
L’unico fatto che ad oggi ha portato davanti alla cittadinanza tutta è che lei è una politica di prima classe, ovvero ha la bravura di parlare tanto per non dire nulla. Lo dimostra la lettera di qualche tempo addietro in cui ha dichiarato di poter scrivere “un giornale” (di solito nell’espressione si scrive “un libro” che è sicuramente più corposo di un giornale, magari lapsus freudiano che fa supporre come forse anche lei è conscia di aver fatto ben poca cosa) delle cose che ha fatto e poi una sola cosa fatta da lei non è emersa. Però un dato di fatto è la presidente dalla commissione che ha meno prodotto tra tutte. Vabbè, ma tanto ci sono sempre “complotti” per bocciarla… ma allora perché continua ad appoggiare una giunta che boccia le sue idee? Ora se ne esce con questo vittimismo da due soldi, che diventeranno quattro perché già ci immaginiamo come cavalcherà questo nostro articolo (ormai è prevedibilissima, sappiamo dove andrà a parare nella prossima lettera chilometrica tra dott. ing. Cav., la prego ci metta anche lup mann. Di fantozziana memoria) che, prima che lei inizi a porre interrogativi, le facciamo presente essere profumatamente pagato da un consorzio tra KGB e CIA perché sia Trump che Putin hanno paura che lei possa prendere il potere in Europa.
Tra le altre cose le vorremmo ricordare, dato che ha paura di querela, che non è necessario fare nome e cognome per essere querelati, basta univocamente identificare il soggetto (anche mediante tutto l’arzigogolato giro di parole che ha fatto in questa questione). Ma sappiamo bene che anche la legge italiana sarà a breve indicata come sua carnefice.
Fermo restando, comunque, che perdere la pazienza è sempre sbagliato, ci auguriamo prima o poi che questa politica nicosiana al posto di stare arroccata al curtigghiu provincialotto su chi ha detto cosa a chi, incominci a lavorare seriamente sapendo che c’è un paese che va in rovina, avendo più bisogno di un non eletto competente (senza voler scendere nel locale facciamo un nome nazionale… Mario Draghi) che un qualunque eletto come ad esempio una Marta Fascina.
P.s. peraltro finalmente ha ammesso del file per fare delle fotocopie di calendario stampate da distribuire a qualche anziano (ma non era lei quella che criticava “il mood di fotocopiare i vari avvisi/bandi pubblicati dal Comune e di portarli “porta a porta” così da “vendere” al cittadino il proprio interesse”).
Alain Calò
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