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Anna Zagara:Chi ci sta togliendo acqua ed aria?

Tutta la Sicilia assetata, tutte le province in affanno, acqua razionata, ordinanze sindacali per

l'uso razionale e poi ci sono i comuni che acquistano autobotti, che affida l'incarico per l'acquisto

e la collocazione di diverse vasche, che comunque dovrebbero essere come d'acqua, turisti

che, dove presenti, scappano e altri che non arriveranno. E ci vogliamo mettere la salute dei

nostri boschi!!?? Eppure c'è stato chi lo aveva scritto, trascritto e sottoscritto nel suo programma

elettorale, che avrebbe avuto un’accortezza particolare per i donatori di ossigeno. Ma tutto

cambia, panta rei…dopo. A fronte di una criminalità organizzata, che ci porta a fare più e

diverse ipotesi, fra il business del fotovoltaico e quello delle ore di spegnimento, di fatto resta la

crude e dura realtà che a sparire è il polmone verde della nostra città, tutto resto resta, non

passa. Andiamo a quanto accade a livello regionale, in particolare all'interno del nostro

parlamento siciliano proprio sulla tematica “acqua” con la presa di posizione di qualche

deputato regionale:

“Sulla tremenda crisi idrica che sta interessando tutta la Sicilia e il territorio agrigentino in

particolare, da Schifani sono arrivati solo annunci e poco altro. Il presidente ha detto che

quando sarebbe stato opportuno sarebbero arrivate le navi cisterna. Ci dica, allora, quando sarà

opportuno per lui, visto che ci sono aree della Sicilia completamente a secco, dove l’acqua

arriva anche dopo 20 giorni. E su Siciliacque, la partecipata della Regione che gestisce il

sovrambito idrico regionale, vogliamo precise e dettagliate risposte. La sua gestione è poco

chiara, con una serie di presunte grosse inadempienze rispetto alla convenzione fatta con la

Regione nel 2004 e un lungo elenco di opere strategiche previste da questa solo in parte

realizzate e che in questo momento sarebbero state preziosissime”.

Ad affermarlo il deputato regionale M5S Angelo Cambiano, che ha deciso di depositare all’Ars

un’interrogazione di ben sei pagine, indirizzata al Presidente della Regione e agli assessori

dell’Ambiente e delle Infrastrutture. Cambiano scrive :“Non ci risulta che la Regione abbia mai

operato sulla società affidataria i controlli indicati dalla convenzione, pertanto chiediamo

spiegazioni su una serie di adempimenti previsti, soprattutto relativi a interventi e investimenti

per migliorare la condizione degli invasi, per il rifacimento degli acquedotti e per il

completamento delle dighe”.

“Da quanto in nostra conoscenza – si rileva nell’interrogazione – risulta che dal 1° al 6° anno,

per interventi fissati prioritari in € 264.309.080,00, ne sono stati realizzati €136.186.000,00, con

una riduzione del 49% rispetto a quanto pattuito; dal 1° al 10° anno, per interventi complessivi

fissati in € 301.729.481,00, ne sono stati realizzati € 138.713.980,00, con una riduzione del 54%

di quanto stabilito; dal 1° al 18° anno, per interventi complessivi fissati in € 365.803.269,00, ne

sono stati realizzati € 232.914.248,00, con una riduzione del 36% rispetto a quanto stabilito; dal

19° al 30° anno (dal 1/1/2023 al 31/12/2034) sono stati fissati interventi per € 116.950.842”.

Diciamo che l'elenco messo nero su bianco dal deputato, non è di certo risibile, elenco di tutti gli

interventi con elevata priorità, previsti peraltro dall'accordo del programma quadro da realizzare

entro sei anni dalla firma della convenzione…ma sarebbero stati realizzati? Ad oggi non

parrebbe. Vediamoli nel dettaglio:

rifacimento dell’acquedotto Favara di Burgio; quello dell’acquedotto Gela-Aragona;

potenziamento del potabilizzatore di Sambuca; completamento della diga di Blufi;

completamento dell’invaso Gibbesi; risanamento della diga Ancipa.

“Tutte opere, sostiene e dichiara Cambiano, che se realizzate, con molta probabilità avrebbero

risparmiato a tutta la Sicilia una così grave emergenza idrica”.

“La cosa assurda, chiosa Cambiano, è che a fronte di tante inadempienze e a una gestione più

che opaca, l’Ars ha previsto l’erogazione in favore di Siciliacque di un finanziamento di 5 milioni

di euro e la riduzione del canone da versare di un milione di euro. In aula sono stato tra i pochi

a sottolineare che quello che stavamo facendo probabilmente era un errore. Qualcuno mi ha

accusato di essere un demagogo perché rischio di scoprire un vaso di Pandora. Non ho paura,

il mio gruppo ha dimostrato che sappiamo intestarci importanti battaglie nel nome dei siciliani e

questa sarà una di quelle”.

Avete compreso? In politica se sei stronzo ed accondiscendente, ottieni un ruolo, se sei lacchè

anche due, se poi sei una società che sa portare acqua al proprio mulino, ehhh qui calza a

pennello, ottieni l'aiutino da casa ed un finanziamento milionario. E tutti gli altri, noi!!!??? Nella

frustrazione più vivida, coscienziosa, a momenti irrazionale, aspettiamo, aspettiamo che tutto

ciò possa cambiare, possa passare, aspettiamo un “Panta Rei” contro il darwinismo politico.

Anna Zagara

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