Assoro: Dario Artale racconta il colonialismo religioso in Gisgiordania

Venerdì 26 Dicembre, nella sala teatro di Assoro, Dario Artale ha raccontato il dramma dei palestinesi della West Bank.

Dario Artale è stato il corrispondente Mediaset dalla Cisgiordania nei giorni della Global Sumud Flotilla, e della tregua annunciata in diretta televisiva al pubblico di Realpolitik. Nella serata di santo Stefano, l'emozione indimenticabile di quel momento è stata ricordata.

La sala teatro di Assoro era gremita di persone rapite dalle parole di Dario, e più volte ha sussultato vedendo le immagini dei suoi reportages, che hanno scosso per la linearità del racconto e la violenza delle immagini. Ha impressionato molto il video del riservista israeliano che alla guida di un quad ha, volutamente, travolto un palestinese raccolto in preghiera sul ciglio della strada, nella zona di Dayr Jarir, vicino a Ramallah, in Cisgiordania, e ha turbato la risata mefitica di Daniella Weiss, leader dei coloni israeliani, persuasa che il diritto internazionale violi il progetto sionista del grande Israele. Dario ha esordito dicendo che avrebbe voluto entrare a Gaza pur sapendo che dal 7 ottobre 2023, i giornalisti palestinesi uccisi dall'IDF (le forze di difesa israeliane) sono 250 , ma non è permesso nonostante Israele si dica una democrazia, e dunque ha documentato il sistema di apartheid inflitto agli arabi palestinesi da Israele assai prima del 7 ottobre 2023 . In Cisgiordania, i coloni israeliani tagliano gli alberi di ulivo, bruciano le case e occupano una terra che non è loro. "Immaginate di andare in campagna e trovare i vostri ulivi spianati dalle ruspe" ha detto Dario. Questo in Cisgiordania accade ogni giorno; e come può essere? Si sono domandati in tanti. Può essere perché lo scopo di Israele è cancellare i palestinesi e annettere Gaza , lo ha detto lo stesso ministro della difesa israeliano Katz. Dario Artale ha messo insieme i fatti, raccontando quello che in molti non vogliono vedere per ottusità ideologica, spiegando senza spiegarlo il mestiere dell'inviato. La sala l'ha applaudito riconoscendogli un merito ineguagliabile: essere un buon assorino.