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CANTIERI DI LAVORO: FRATELLI D’ITALIA IN PRESSING SULL' L’AMMINISTRAZIONE DI NICOSIA




È stato pubblicato dall’Assessorato Regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, Dipartimento Regionale del Lavoro, dell’Impiego, dell’Orientamento, dei Servizi e delle Attività formative l’avviso riapertura termini per la presentazione di manifestazione di interesse a valere sull’avviso pubblico n. 2/2018 - cantieri di lavoro a favore di comuni (ex art. 15 comma 2 l.r. 3/16). Tradotto dal burocratese e semplificato il concetto significa che sono stati riaperti i termini affinché i Comuni possano attivare i cantieri di lavoro, una misura che mira al contrasto della povertà attraverso lo strumento del lavoro. Non quindi le diseducative elargizioni a cui siamo stati abituati negli ultimi anni, ma un qualcosa di utilità pubblica sia perché si aiutano le famiglie bisognose sia perché si instilla il concetto che il guadagno deve provenire dal sudore della fronte. Nessuno deve restare indietro perché tutti hanno il diritto e il dovere al lavoro.

E sappiamo bene come il covid e l’inflazione siano stati negli ultimi due grandi sfide per la tenuta economica delle nostre famiglie, portando molti sotto la soglia di povertà. Le sofferenze poi sono certamente più presenti nelle zone disagiate come le nostre in cui i servizi carenti non permettono certamente di avere tante opportunità lavorative.

Ed è per questo che il circolo territoriale di Fratelli d’Italia, invita l’Amministrazione del Comune di Nicosia di attivarsi subito per intraprendere questa strada messa in atto dalla Regione. Il circolo, inoltre, offre tutta la propria disponibilità a collaborare con l’Amministrazione in nome del bene comune affinché questa strada sia quanto più ottimizzata per poter coinvolgere e raggiungere diverse famiglie disagiate e quindi dare il proprio contributo per contrastare concretamente (e non con surreali slogan e progetti “fantascientifici” fini a se stessi) la povertà e cercare di dare un po’ di respiro alla sempre più morente economia locale.

Alain Calò

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