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GIUSEPPE DI DIO, UCCISO A 16 ANNI


Questa mattina, la notizia corre veloce.

Una tragedia ha colpito  la comunità capitina e tutti noi che viviamo il nostro territorio.

L’incredulita iniziale, prende sempre più corpo e poi arriva lo sgomento… un ragazzo di sedici anni ucciso a colpi di pistola…Sembra tutto pazzesco…

Sono tante ormai le vittime innocenti che sta subendo questa zona interna della Sicilia.

Un`emergenza sociale e un problema culturale nascosti dentro una qualità della vita sempre più pessima e con poche speranze.


Giuseppe Di Dio, era uno studente modello ed era figlio di agricoltori. Aveva sedici anni, frequentava l’istituto alberghiero Don Bosco Majorana di Troina

quando non era a scuola, aiutava i genitori nella loro azienda agricola e zootecnica.


Chi lo conosceva  lo descrive  come un ragazzo tranquillo, educato, profondamente legato alla famiglia e al suo paese. 

A Capizzi, centro dei Nebrodi, dove tutti si conoscono, l’incredulità si mescola alla rabbia.

Una violenta follia autunnale su cui indagano i Carabinieri della Stazione di Capizzi e del Nucleo operativo della Compagnia di Mistretta.

In queste ultime ore prende sempre più corpo il sospetto che Giuseppe non fosse il vero obiettivo del raid, ma che sia rimasto coinvolto per errore.

Di certo c'è, che non e` più possibile continuare così.

La politica, quella seria, quella che ha rispetto per i cittadini e i territori deve finalmente farsi carico di questa emergenza ed intervenire chiaramente per ridare speranze e certezze a tutti noi.


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