Giusy Grasso e la lotta allo stalking
- Gabriella Grasso

- 16 ott
- Tempo di lettura: 2 min
"E' stata una appassionata d'arte" ha detto padre Filippo Rubulotta nell'omelia funebre di Giusy Grasso.
Mercoledì 15 ottobre, si sono svolti i funerali di Giusy Grasso. Molte persone l'hanno salutata con la presenza, le parole, i ricordi e il gesto performativo: un tocco di colore sulla bara. Giusy è stata una donna attiva nel sociale e anche nella lotta alla violenza di genere. Nel novembre del 2018, partecipò con la sua personale testimonianza alla campagna di sensibilizzazione per la prevenzione della violenza maschile sulle donne, che è fatta di maltrattamenti fisici e psicologici e economici. Giusy, durante una lezione dell'università popolare sul maschilismo tossico, parlò di un fatto personale: un rapporto amoroso trasformatosi in stalking secondo le note dinamiche, desiderio di autoaffermazione della donna intollerabile per l'uomo. Giusy nel ricostruire la vicenda riferì, con lucio coraggio, anche della ritrosia che aveva incontrato fra le era successo e di quanta difficoltà aveva dovuto affrontare per sporgere una formale denuncia. Alcuni elementi delle forze dell'ordine preferirono blandirla per dissuaderla a "rovinare" un "disgraziato". Giusy proseguì nel suo intento e ottenne una riisposta parziale alla sua richiesta di aiuto dallo Stato. Voglio ricordare Giusy Grasso anche per questo suo gesto di attivismo civile e con lei voglio ricordare le 70 vittime di femminicidio dall'inizio dell'anno. 70 donne accoltellate, strangolate, fatte a pezzi come carne da macello. I dati del Viminale aggiornati a Ferragosto, registrano 60 femminicidi compiuti da mariti, conviventi o ex partner. 60 nei primi sette mesi dell'anno, ma il numero è saleito: oggi sono 70. I femminicidi sono diffusi su tutto il territorio nazionale e molte avevano già denunciato maltrattamenti, stalking o violenze domestiche. Il Governo si duole e intanto proibisce l'insegnamento dell'educazione affettiva nelle scuole e rimuove i divieti per le pubblicità sessiste perché è meglio una morta in più che un baciapile in meno.
Grazie Giusy anche per questo.











Commenti