House of card ossia le elezioni provinciali
- Gabriella Grasso
- 1 mag
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Dopo dieci anni di vuoto, tornano i presidenti dei Liberi consorzi siciliani.
Sindaci e consiglieri comunali hanno eletto sei presidenti, sessantotto consiglieri e cinquanta componenti dei Consigli metropolitani di Palermo, Catania e Messina. Dopo diciotto rinvii, i migliori hanno votato "ponderatamente". Con una scheda che variava di colore, in base all'indice di ponderazione: scheda azzurra fino a 3 mila abitanti; scheda arancione da 3 mila a 5 mila abitanti; scheda grigia da 5 a 10 mila abitanti; scheda rossa da 10 mila a 30 mila abitanti; scheda verde da 30 a 100 abitanti; scheda viola da 100 a 250 mila abitanti; scheda gialla da 250 a 500 mila abitanti; scheda marrone da 500 mila a un milione di abitanti; scheda blu oltre un milione di abitanti. A Enna, dopo una campagna elettorale che ha interessato solo gli elettori eleggibili, è stato eletto presidente di provincia Piero Capizzi, ,sindaco di Calascibetta. Grande è stato il dolore delle destre locali, che hanno gridato al tradimento e a una percentuale mai vista prima di voto disgiunto : ben il 30%. Capirà il popolo, la gintuzza, che il sistema di voto era troppo complesso, non adatto a tutte e tutti e perciò si è preferito non chiedere la loro opinione. I candidati già eletti hanno preferito non disturbare, hanno fatto loro per il loro interesse. Il voto è cosa seria per lasciare che tutte e tutti lo pratichino. A breve anche per le Politiche e le Amministrative accadrà lo stesso: sceglieranno le segreterie provinciali dei partiti su indicazione nazionale ... o già è così e nessuno ancora l'ha detto chiaramente? Sarà per questo motivo che la gente non vota più?

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