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Immagine del redattoreAlain Calò

IL REGISTA DEI SOGNI TRIBUTO A TANINO DI DIO



È sempre impresa ardua parlare della grandezza di una persona senza cadere nell’ovvietà. Ma ci proviamo, anche se saremo certi di non poter mai rendere giustizia alla grandezza di Tanino Di Dio. Questi è, prima di tutto, un sognatore. Ma non di quei sognatori che stanno sempre sulle nuvole, no, lui è un sognatore che sta con i piedi per terra e sogna. Sogna mondi lontani, sogna persone e personaggi, sogna eventi. Sogna ed è talmente preso che vuole rendere partecipi anche gli altri dei propri sogni. Perché Tanino è anche una persona generosa. Ma chi sogna è sempre una persona generosa. E lui quindi tramuta il proprio sogno in una stanza di tre muri con un abisso oscuro nel quarto lato. In quell’abisso buio ci siamo tutti noi che ammiriamo estasiati i sogni di Tanino che prendono forma. Ed è il teatro la miglior forma per tramutare i sogni in realtà. Tanino ha dato vita a Nicosia ad una importante tradizione di produzione teatrale. Non solo: ha portato tantissime persone, giovani e meno giovani, ad amare il teatro, ad amare il sogno. E non importa la differenza di età, la differenza di censo, qualunque tipo di differenza: il teatro va oltre, perché il teatro è libertà, proprio come il sogno. E nessuno è escluso da questa libertà e questo sogno perché, come dice Tanino, anche chi ha una sola battuta, nel momento in cui la deve recitare è in quel preciso momento il primo attore. Una grande profondità d’animo, una grande sensibilità e un grande altruismo sono le caratteristiche di Tanino Di Dio. Noi spettatori vediamo il risultato e rimaniamo estasiati di come anche i non professionisti riescano a trasmettere grandi emozioni. Ma non tutti riescono ad immaginare il grande lavoro che c’è dietro. La grande pazienza e maestria di Tanino che sa far dare ad ogni battuta l’intonazione corretta, quella che arriva al cuore di tutti noi. Un lavoro immane, che lo impegna per mesi con la sua squadra e con tutte le persone che vogliono fare teatro. Ma un lavoro piacevole perché dopo mesi e mesi, dopo tante fatiche ma anche tante risate (perché quando si fa veramente squadra ci si diverte e questo Tanino lo sa bene sottolineando molto il rispetto e l’importanza del rapporto umano), dopo l’adrenalina di qualche secondo prima che si apre il sipario, si va in scena. Si vivono vite altrui. Col teatro si vivono i sogni. Si va oltre lo spazio e il tempo. Ci si sente liberi veramente. E alla fine tutto il pubblico in piedi per applaudire la magia del teatro. Non prima dell’inchino generale degli attori, di chi sta dietro le quinte e del regista. Perché il pubblico va rispettato e ringraziato in quanto anche il pubblico partecipa alla magia del teatro.

E noi a te, Tanino, vogliamo dedicare il nostro più caloroso applauso per quello che fai e farai ancora per la nostra comunità.


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