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la redazione

L’ABUSO DEL DIRITTO DI PAROLA





L’ABUSO DEL DIRITTO DI PAROLA


Non avevamo mai assistito, nella nostra (non breve) esperienza politica, ad un saluto istituzionale durato in maniera irragionevole decine di minuti.

Neppure Nicolae Ceausescu, che arringava la folla per diverse ore, avrebbe rivolto un saluto ai partecipanti in un tempo così lungo.


Ora è successo che l’altra sera il Sindaco, che ovviamente è cosa molto diversa dal Tovares

Nicolae, abusando della cortesia e dell’educazione dei moderatori, ha trasformato un semplice saluto in una sorta di long report sull’attività amministrativa svolta.


Senza voler entrare minimamente su quanto a parole dichiarato e su quanto in concreto e in realtà percepiscono i cittadini (i risultati sono sotto gli occhi tutti).

Non vogliamo neanche descrivere il viso tirato e gli occhi sbarrati di chi arrampicandosi sugli

specchi, ha cercato di dare una giustificazione alla scelta di aprire un poligono militare, che prima aveva presentato come una sorta di miracolo economico e che a lui sembrava cosa buona e giusta, dopo il ritiro della firma, ha la fretta di affermare che adesso il problema è “morto e sepolto” (anche se purtroppo non è proprio così).


In realtà siamo in presenza di una schizofrenia politica manifestata negli ultimi tempi dal capo

dell’amministrazione comunale.

“Apro un hub addestrativo”, “ io sono un pacifista della prima ora”.

“Ho una storia di sinistra”, “però alle elezioni appoggio Raffaele Lombardo e il presidente

Schifani” (che notoriamente non lo sono).

Dice di voler sgravare le partite iva dagli oneri fiscali e nello stesso tempo esegue 1.500

pignoramenti (affermando e giurando che si trattava di “atti dovuti”, che però nessun altro Comune della Provincia, della Sicilia o dell’ Italia intera aveva mai adottato).


Per non parlare di alcuni suoi comportamenti, come quando in una seduta consiliare, minacciò di andare a dare “due tumpuluna” ad un consigliere comunale che interrompeva un suo intervento o quando (cosa che gli capita con estrema frequenza) si accanisce contro i suoi interlocutori che non la pensano come lui e li insulta ed offende pubblicamente.


E si potrebbe continuare.

Ma torniamo un attimo ai tempi dell’intervento.

L’altra sera durante l’incontro sulla smilitarizzazione del territorio abbiamo assistito veramente a un’offesa grave agli organizzatori, ai relatori, a tutti gli intervenuti e al numerosissimo pubblico presente.


Una mancanza di stile che sprofonda nella mediocrità politica e nell’arroganza di chi detiene il

potere.

Un primo cittadino, ospite per i saluti istituzionali di rito a un incontro, mai e poi mai può sottrarre tempo a chi deve intervenire dopo.

Doveva essere lui a dare l’esempio, e infatti l’ha dato.

Un esempio di maleducazione politica.

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