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A settembre 2027 inizieranno i lavori di messa in sicurezza dell'alveo "mortale"

"A seguito della richiesta dell’Autorità di Bacino, ente proprietario del fiume/torrente CRISA, di interdire la strada di accesso al guado dove è accaduta la tragedia del povero Matteo CIURCA, ho emesso Ordinanza n.28/2025 con la quale ho chiuso la via di accesso al guado".


Questo scrive il sindaco di Leonforte su Facebook. Dopo la morte di Matteo Ciurca le autorità preposte al controllo e alla gestione del demanio pubblico hanno scoperto che l’alveo del fiume Crisa era sporco al punto da rendere disagevole il deflusso delle acque. Ma pensa! "La stradella di accesso al guado è di proprietà dell’Ispettorato Regionale Agricoltura al quale compete di provvedere con opere fisse all’interdizione della viabilità" continua Livolsi e per ammansire quanti in quell'area hanno terre coltivate e allevamenti aggiunge " stiamo provvedendo a sistemare e rendere fruibili le stradelle viciniori di proprietà del comune per garantire l’accesso in sicurezza per i proprietari dei terreni della zona, al fine di non crearne l’isolamento e senza attraversare il fiume". "Un atto obbligato fino alla messa in sicurezza dei luoghi, affinché tragedie come quella avvenuta non accadano più". La zona in questione è intensamente coltivata data la fertilità del terreno e allo stesso tempo la meno dotata di infrastrutture stradali, ma è in buona compagnia. Le campagne dell'entroterra siciliano sono raggiungibili da trazzere mai convertite a strade e da guadi in luogo di ponti. La Sicilia è quella terra meravigliosa destinata a ospitare l’opera che «tutto il mondo ci invidia» e al contempo un sistema viario imbarazzante e pericoloso. Un sistema viario che costringe contadini, cittadini, turisti e pendolari ad autentici percorsi a ostacoli su strade mai realizzate, su ponti a carreggiata ridotta e naturalmente a incompiute rimaste come ennesimo “non finito” sulle bellezze del territorio. Un disastro su cui si consumano tragedie e forzature subite come malversazioni di uno Stato che ricorda di essere tale solo quando ci scappa il morto. I lavori di messa in sicurezza dell'alveo rientrano in un progetto finanziato dall'Europa dall'importo complessivo di oltre 1,77 milioni previsto nel primo semestre del 2027, ma già il il 31 luglio scorso, il comune di Leonforte ha formulato una richiesta per “ottenere un contributo straordinario, così da potere subito realizzare un intervento urgente su una precisa area del torrente Crisa" "invaso da canneti e rovi che potrebbero rappresentare ostacoli al regolare deflusso delle acque per i quali si rappresenta l’opportunità di un intervento di pulizia e manutenzione”.


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