Leonforte in lutto
- Gabriella Grasso

- 15 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Martedì 14 ottobre, Leonforte è stato travolto dalla morte di Giusy Grasso e Davide Barbera. Persone giovani, conosciute per l'affabilità e l'impegno civile nella vita della loro, nostra, comunità. Un tumore ha spezzato le loro vite. Nella notte di martedì un altro leonfortese è morto per un tumore. Il paese è addolorato e allo stesso tempo perplesso per l'incidenza dei tumori tra i giovani. Lo scorso maggio, l'IEO ( Istituto Europeo Oncologia) ha lanciato l'allarme: i casi di tumori stimati fra gli under 40 sono oltre 15.000 in Italia e sono in crescita ogni anno, mentre i nuovi casi di tumori ereditari a ogni età sono stimati fra i 50.000 e i 70.000 ogni anno, ma con gli stili di vita corretti, le vaccinazioni opportune e l’accesso ai test genetici di tutti i componenti delle famiglie a rischio, giovani compresi, questi numeri possono ridursi drasticamente, fino al 40%. È dimostrato che il tasso di mortalità è diminuito anche nella fascia 20 -49 anni: -21% nelle donne e -28% nei maschi nel periodo 2017-2021. Ma si può e si deve fare molto di più per contrastare la crescita dei tumori fra i giovani, che per alcune forme è davvero preoccupante. Il tumore con il triste record di crescita negli under 40 è quello del seno per le ragazze. In base ai dati più recenti i casi di tumore del seno nelle più giovani sono quasi raddoppiati negli ultimi 30 anni, tanto che In Italia il 20% delle donne che ne sono colpite ha meno di 40 anni. Gli esperti sono concordi nell’ attribuire questa crescita in gran parte ai fattori di rischio come obesità, alcol e fumo, oltre a fattori ormonali legati a cambiamenti negli stili di vita femminili, come la prima gravidanza tardiva, i pochi figli e il non allattamento al seno. A questi fattori si affianca il rischio genetico ereditario, responsabile del 5-10% di tutti i tumori della mammella. La prevenzione è fondamentale e così pure la diagnosi precoce eppure il 10 ottobre è morta, a Mazara del Vallo, Maria Cristina Gallo, la paziente oncologica dalla cui denuncia era nato il caso delle migliaia di referti istologici mai consegnati dall’Azienda sanitaria provinciale di Trapani. Maria Cristina Gallo aveva un tumore e ricevette i risultati di un esame urgente dopo oltre otto mesi, sviluppando nel frattempo metastasi. I referti istologici mai consegnati nel trapanse erano 3.313.
Che fare? Sperare o pretendere una sanità pubblica funzionante?
Un abbraccio va alle care persone che hanno lasiato troppo presto i loro affetti .











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