A Leonforte la Pasqua ha santificato parrino e parrocciani, che fanno a gara per il curriculum più lungo, e demonizzato gli altri: i perplessi, al punto che neppure san Tommaso ha preso parte alla processione dell'Incontro pasquale, quest'anno. All'Incontro hanno partecipato solo gli assertivi. A Leonforte funziona così: si perimetrano aree ( reparti ospedalieri, uffici pubblici, oratori e chiese) e poi si guerreggia per difenderne l'impropria proprietà sui social e infatti anche l'amministrazione comunale, con un post su Facebook, ha dichiarato professione di fede per chi si spende per la comunità, agendo laddove l'amministrazione non agisce. "Noi continueremo a ringraziarlo per l'attenzione continua nei confronti degli ultimi e per essere sempre pronto a farsi in quattro per noi leonfortesi", ha scritto il sindaco in carica riferendosi a Padre Filippo Rubulotta mentre un suo ex assessore, in corsa per la poltrona di primo cittadino, farà benedire la sala del comitato elettorale e i partecipanti dall'altro parrino. In tanti al paese vorrebbero sindaco il prete in odore di santità perché Leonforte
abbisogna di una persona autoritaria. Di autorevolezza possiamo anche farne a meno.
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