Mercoledì 4 dicembre, presso la villa Bonsignore, si è tenuto un incontro sull'ospedale di Leonforte, che ha permesso alla triade strategica dell'Asp di Enna di chiarire alcune perplessità sul piano di riorganizzazione sanitaria territoriale. Il piano prevede la centralizzazione dell'Umberto I di Enna per l'erogazione delle cure di qualità grazie alla valorizzazione delle risorse umane e tecnologiche e la specializzazione dei nosocomi periferici. Il FBC ad esempio diverrà un polo, a vocazione nazionale, per la riabilitazione. Intervistato da Licciardo, di Azzurra TV, il direttore generale dell'Asp di Enna, Mario Zappia, ha coniugato al presente la sua visione programmatica e ha ribadito il bisogno di pensare alla medicina di assistenza in termini nuovi. La telemedicina, prossima ventura, permetterà un controllo domiciliare del paziente, con grande sollievo per gli ospedali e un indubbio calo della mobilità sanitaria interregionale, con la speranza di invertire il flusso migratorio da Sud verso Nord a Nord verso Sud. I moderni device permettono già il monitoraggio dei valori pressori e glicemici, ha detto Zappia, consentendo a ciascuno di diventare medico di se stesso e al contempo di perseguire il monito medice cura te ispum e quanto più potranno fare gli strumenti del futuro immediato? Basterà attrezzarsi di adeguati strumenti di diagnosi e cura personalizzati e la questione sanitaria sarà risolta. Il sindaco ha ribadito il potenziamento del Pronto Soccorso con l'ingresso di due medici argentini e altri due in reparto ( ne mancano ancora una mezza dozzina per arrivare al numero annunciato a inizio 2024) e annunciato l'imminente apertura del vecchio ospedale che servirà alla cura della persona e a tanto altro ancora. Siamo contenti di poter chiudere il 2024 con la promessa di un futur
o migliore. Oggi, ancora, è necessario ricorrere al privato per gli esami di routine e al Nord per le cura di patologie croniche. A breve tutto cambierà e pazienza per chi nel frattempo è morto di malasanità.
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