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Leonforte: un altro anno se ne va... senza bilancio.

Giovedì 28 dicembre, il sindaco Livolsi ha fatto il punto della situazione. Radio Onda Libera, emittente leonfortese attenta alla contingenza tavachina, ha trasmesso uno speciale, voluto da Davide Maurizi, su Leonforte e la nuova conduzione amministrativa. Dopo sette mesi di solerte attività, il sindaco si è confrontato con il capo gruppo di minoranza e opposizione, Angelo Calì, e adeguatamente pungolato ha risposto ad alcune delle tante domande riguardanti Leonforte. Da quell'incontro è emerso che: il bilancio è ancora da fare perché mancano i presupposti propedeutici necessari e per tanto l'opposizione , stanca di aspettare, è intenzionata a chiedere l'intervento di un commissario straordinario; che non si reputa opportuno chiarire i fatti riguardanti la richiesta di rinvio a giudizio per alcuni membri dell'attuale compagine amministrativa. Lo si farà nei luoghi opportuni ( Consiglio comunale) a porte chiuse e senza streaming, a tutela degli indagati; che la Tari non verrà aumentata, ma ( probabilmente e se necessario) estesa alle seconde case; che la querelle "facciata di santo Stefano" è da ascrivere a lavori urgenti ed indifferibili per la messa in sicurezza e a una imprevista reazione del colore usato: inopportunamente sbiancato. E poi e poi tante cose sono state pensate e certamente verranno realizzate grazie ai fondi SNAI e PNRR, nei tempi dilatati della burocrazia e sotto la benedizione dell'onorevole Venezia. Intanto Leonforte, illuminata a festa, soffre per l'assenza di leonfortesi ma si ostina a ragionare... sul perché non possiamo (non) dirci cristiani. Venerdì 29 dicembre, presso il circolo di Compagnia, nell'ambito dell'Accademia di studi classici e filosofici Bent Parodi di Belsito Leonforte, il professore Nigrelli ha spiegato l'inattualità dell'assioma crociano: Il cristianesimo deve essere ancora inteso come elemento di civiltà occidentale contrapposto alla distruzione di quella stessa civiltà dai nazionalismi? Se così è, e non può essere altrimenti, chiunque sostenga governi asfittici, xenofobi e reazionari, ottusamente legati alla conservazione del privilegio di taluni a scapito dei più, non può dirsi cristiano. La presidente Meloni, che Libero ha definito "l'uomo dell'anno", donna, madre e cristiana, può arrogarsi il diritto di usare i valori dell'altruismo e dell'amore accogliente e rispettoso per definire se stessa e il suo operato? No! Non può, perché la sua politica elitaria, discriminante e respingente è mortifera e dunque non cristiana. Così come nessun fiero cristiano, più attento alla precettistica che alla Buona Novella, può dirsi tale. Il professore La Porta, già sindaco di Leonforte, ha voluto chiudere la conferenza con un invito alla difesa del Cristianesimo "attaccato dal fuoco amico". Teme forse il maìtre à pensar nostrano un infiacchimento della morale cattolica dopo la blanda apertura papale alle coppie omoaffettive? Noi di Germinal auguriamo invece un'apertura ecumenica a chiunque desideri vivere se stesso/a nel



la libertà della propria irripetibile individualità, anche a Leonforte. Buon 2024!


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