LUIGI BOGGIO,LA MANICOLA, L'ECONOMIA E LA LEGALITA'

C'è un'espressione che ho sentito ripetere, in momenti di crisi del settore delle costruzioni, se non gira la manicola non gira il lavoro nè l'economia. Una verità non confutabile perché il mattone e il cemento è stato il fulcro dello " sviluppo" nazionale. Invece di pensare ad un altro tipo di sviluppo abbiamo pensato al mattone con i risultati che sono sotto gli occhi in speculazioni e deturpazioni di luoghi. A Milano la speculazione riguarda la costruzione di grattacieli avveniristici in tanti altri comuni, compresi i nostri, la speculazione ha riguardato la cubatura di qualche sopraelevazione, sui vani che si possono recuperare da una demolizione e ricostruzione, e da un cambio miracoloso di destinazione d'uso da agricola a edificabile. E la politica c'entra. Soprattutto quella locale. Con i partiti come tutti sappiamo inesistenti, sostituiti da filiere corpose d'interessi speculativi. A causa di mancanze di regole e di pianificazione territoriale ognuno fa quello che vuole, si chiude un occhio per le cose piccole per chiuderli tutti e due per quelle grandi. Gli amministratori locali hanno dei poteri che spesso non esercitano per dare ordine e armonia all'assetto urbano per evitare la fatica dei confronti e scelgono la via del variando variando. Ma ci sono anche dei poteri centrali che si dirigono in tutt'altre direzione come il famoso 110% ,invece di muoversi verso un piano casa a carattere nazionale, consistente in nuove costruzione per i senza casa e il recupero del patrimonio edilizio pubblico in condizioni abitative pietose. Una scelta per le famiglie e i giovani che nelle grandi aree urbane non trovano case da abitare e vivere pur avendo del lavoro. I grillini che sbraitano che con il Superbonus il Pil si è rivitalizzato con delle calate di tonnellate di calcestruzzo, ma non attraverso l'innovazione di alcuni settori strategici nel campo della ricerca e dell'industria. La vicenda di Milano lega tante altre realtà del Bel Paese, le quali dovrebbero fare riflettere tutte le forze politiche per l'approvazione di alcune leggi nel campo urbanistico e paesaggistico chiare e comprensibili. Lo faranno, non credo, dopo però non bisogna lamentarsi quando la Magistratura interviene per riportare la legalità.