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LUIGI BOGGIO: "LA GIOSTRA DELLA FORTUNA E I SOLDI DEI DEPUTATI"

Nonostante le polemiche suscitate per il modo in cui sono avvenute la spartizione degli Enti regionali la giostra della fortuna territoriale continua con dentro, questa volta, anche l'opposizione. Al momento dicono che non parla ma che potrà parlare in rapporto alla quota che gli verrà assegnata. Ad ogni deputato della maggioranza spetterà 600 mila euro per opere territoriali, non più per sagre, mentre a ciascuno componente dell'opposizione 320 mila euro. A calcoli fatti alla maggioranza spetteranno complessivamente 27 milioni, all'opposizione 8 milioni. Totale dei contributi della ruota della fortuna 35 milioni per opere di emendamenti territoriali. Ognuno farà fermare la ruota nel comune di maggiore influenza elettorale, anche amicale. Guai non tenere conto anche degli amici di cordata. Sempre presenti e mai dimenticati. Mentre si preparano al gioco della ruota della fortuna l'anno scolastico si apre con il calo degli alunni e il crollo delle cattedre. Meno alunni a causa della denatalità e meno insegnanti. Per non parlare delle condizioni in cui versano molti plessi scolastici sul piano della sicurezza e del rischio sismico. Ci sono plessi non collaudati come molte dighe e ponti. Siamo un'isola alla deriva a causa dei giocatori della ruota della fortuna. Fortuna per loro e le loro consorterie. Ma non potrà durare a lungo questo andazzo perché bisogna che si esca dal torpore in cui si vive per un cambio di passo. Si rende necessario soprattutto per le nostre ragazze e nostri ragazzi per non vederli più scappare. Sono in migliaia quelli che vanno via, ma ci sono quelli che drammaticamente non lavorano, non studiano, non si formano. Un dramma nel dramma che si aggiunge al fenomeno dell'abbandono scolastico. Quello che non capisce che stiamo perdendo delle generazioni e territorialmente le zone interne in profondo abbandono. Anche la Conferenza dei Vescovi ha richiamato l'attenzione del governo e delle forze politiche e sociali su questo tema. Non si può più scappare. Il tema va affrontato senza più perdita di tempo con proposte concrete al fine di creare le precondizioni allo sviluppo partendo da quello che offre il territorio e fuori in sinergie per una svolta. Bisogna crederci e impegnarsi ritrovando innanzitutto sé stessi, una coralità d'intenti e una autonoma azione nell'agire e nell'operare. Altre alternative non esistono se non quelle di continuare nell'attuale andazzo. Un andazzo triste e mortificante.

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