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MARIA ARRIGO: LETTERA AI GIOVANI


La morte prematura del giovinetto Giuseppe Di Dio

per mano di violenti accecati dall'odio, ha scosso le coscienze di tutti, Capitini e non solo. Ne' si potranno mai asciugare le lacrime dei genitori che, oltre ad amare il figlio, gli hanno inculcato la gentilezza, il senso del dovere, il rispetto

dell'altro, l'impegno nel lavoro a casa e a scuola.

La notizia ci è giunta scandalosa, incredibile, tremenda, oltre a

coinvolgerci nella paura che ciò poteva succedere a noi, ai nostri figli e ai nostri nipoti.

La giustizia farà il suo corso e i responsabili di questo grave reato, che non hanno pensato neppure al loro avvenire, avran-

no, si spera, la meritata punizione.

Intanto,

"Perché perché perché ciò è accaduto?"grida forte il nostro io e non s'acquieta.

Può il bene essere così caduco e fragile?

Certamente non sono esenti da responsabilità trasversali gli educatori, le autorità civili e militari, amici, conoscenti,

blandi tutti nell' impegno di prevenzione ...

Penso, o meglio auspico che il sacrificio di questo giovane Angelo non sara'Stato invano. Non dobbiamo permetterlo: né noi adulti, ne' gli educatori, né i servizi sociali...

Senza fare resistenza al male, come recita Il vangelo, lo preverremo con l'esempio e con interventi mirati inculcati, fin da bambini alle nuove generazioni

Ai giovani, da nonna, raccomando di non cedere al male che spesso, tanto più banale, tanto più disastroso diventa. "Sii sempre padrone di te stesso" recita un monito antico.La vita, non una sola volta, ci induce a camminare su binari fragili, ma voi giovani non cedete, siate coraggiosi e ricordate che è proprio la ragione a comandarci di non fare agli altri ciò che non vogliamo per noi stessi.

Stringiamoci a catena per difendere i valori di generosità ,amicizia, solidarietà, senso del dovere

espressione e vanto della cultura Capitina.

Ricordate che voi sarete i protagonisti del vostro futuro, i garanti della felicità dei vostri figli, certi sempre che la libertà di ognuno di noi finisce dove comincia la libertà degli altri.

Siate coraggiosi nel bene, cari giovani: ne avrete giusta ricompensa: autocoscienza, gratitudine e soddisfazione.

Portate sempre con voi, come un talismano di protezione,

il sacrificio del nostro GIUSEPPE che da ora ci guarderà dal

Cielo.

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