
NICOSIA. COME ABBIAMO VOTATO AI REFERENDUM DAL 1946 AL 2022. Tra partecipazione astensionismo e scelte importanti.
- Aldo la Ganga
- 17 mag
- Tempo di lettura: 2 min
La settimana del giugno prossimo ed esattamente l'8 e il 9, si terra` la consultazione referendaria su 5 quesiti di fondamentale importanza per il futuro di tanti lavoratori e cittadini.
Ho voluto fare una ricerca su come hanno votato negli anni i miei concittadini e se la maggioranza degli aventi diritto e` andata a votare dal lontano 1946, il referendum tra Monarchia e Repubblica fino all'ultimo del 2022.
Visto anche la crescente astensione, il voto degli italiani all’estero e il peso dei partiti contrari, credo che un'analisi corretta del voto referendario ci faccia capire verso dove va la nostra comunità. Di seguito, nella scheda sottostante potete leggere i dati dei più importanti.
Emerge chiaramente sin dal primo referendum , quello della scelta tra Monarchia e Repubblica, che i nicosiani sono allineati al momento storico culturale e politico che in questi decenni vive la maggioranza dei siciliani. Questo vale anche per l'aborto, il divorzio, il nucleare, l'acqua e la riduzione dei parlamentari e vale anche per i dati sulla partecipazione al voto, che solo in quello del 2022 sulla giustizia raggiunse livelli bassissimi con il 12 %..
Emerge chiaramente un elettorato consapevole e presente nei momenti importanti per la nostra democrazia e qualità civica della vita.
Volendo dare un occhiata ai dati più approfondita, emerge anche qualche piccola “ anomalia” oltre al voto di massa per la monarchia, i molti voti andati al referendum contro la legge sull'aborto, che testimoniano la presenza di un substrato culturale legato a valori di sudditanza al potente di turno sia politico che religioso. Per quanto riguarda Il dibattito sui prossimi referendum abrogativi su cittadinanza e lavoro dell’8 e 9 giugno, credo che l’attenzione, non si stia concentrando tanto sul contenuto dei cinque quesiti, quanto sulla partecipazione al voto. Anche perché lo sparti acque e`chiaro.
Le forze politiche e sociali progressiste sono per 5 si, i conservatori e i partiti che sostengono il governo Meloni si oppongono ai referendum e stanno invitando gli elettori a non recarsi alle urne.
A chi sta a cuore il progresso del nostri paese e il futuro di migliaia di giovani, non rimane altro da fare che andare a votare e votare convintamente 5 SI.










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