Il previsto e prevedibile ritorno del “figliol prodigo”, famoso consigliere comunale, alla corte del sindaco Bonelli, è cosa assai probabile.
Esauriti tutti i tentativi, prima consigliere comunale della maggioranza, poi amministratore cittadino, poi ferreo oppositore, fino la sua piena e totale adesione alla destra, dove guarda caso ha ritrovato il sindaco e tanti suoi “amici”, diventati “nemici”.
Se ci pensiamo un attimo ci rendiamo conto che chi pensa e immagina la politica come una fermata di un autobus o un bancomat elettorale, non gli restava altro da fare che ritornare a capo chino tra i vassalli del Principe.
Tutto questo a conferma che molto spesso la politica locale così come quella nazionale è solo e sempre più poco credibile.
Con l'avvicinarsi delle elezioni e il tentativo disperato di mantenere un posto al sole, quello del materializzarsi della parabola “del figliol prodigio” è un fatto atteso per cui si stupiscono solo gli allocchi.
Un fatto quasi scontato per chi , come noi di GERMINAL , è un osservatore attento dello sviluppo delle vicende politiche locali.
Non solo hanno ridotto la nostra città in un deserto emozionale ed economico, mai la nostra comunità aveva raggiunto livelli così bassi come qualità della vita e come prospettive di sviluppo.
Il silenzio,obbedienza e il ritorno a casa è soltanto la conclusione di questa parabola e non del peccato originale.
Il peccato rimane nella sua interezza, e il perdurare della sua presenza e quella di tanti altri, tra agli scranni della vita politica locale non fa altro che penalizzare tutti noi.
Spero che tutto questo finisca il prima possibile.
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