PIERGIACOMO LA VIA MUSICA, MEMORIA E FUTURO. UNA CITTA` CHE PUO TORNARE A RESPIRARE
- Piergiacomo La Via
- 12 set
- Tempo di lettura: 2 min
Pensavo di non conoscere Max Gazzè.
Poi ho acceso YouTube e mi sono accorto che conoscevo le sue canzoni.
È curioso come certi motivi musicali ci entrino dentro senza chiedere permesso, diventando colonna sonora della nostra vita.
Non sono andato al concerto l’altra sera. Dovevo guardarmi un processo per il giorno dopo.
Ma ho seguito tutto da lontano, con un misto di curiosità e riflessione.
Forse con un pizzico di rammarico.
Mi devo ricredere: la piazza degli eventi può ospitare concerti.
Certo, avrebbe dovuto essere pensata e realizzata anche come polmone verde, come ingresso vivo e accogliente della città. Per bambini, giovani, famiglie.
Meno cemento e più verde.
Ma a questo si può sempre rimediare.
Il concerto di Max?
Neutro per l’economia. O come si dice nei Tribunali: ininfluente.
Probabilmente nemmeno gli operatori degli stand hanno recuperato i 75 mila euro spesi dal Comune.
E ve lo dice uno che ha vissuto da vicino grandi stagioni di concerti qui a Nicosia.
Inti Illimani, Nomadi, Ustmamo, Vecchioni, Bertoli, Toto Cutugno, Irene Grandi, 99 Posse, ecc...
Li facevamo in Piazza e gli esercizi del centro urbano ne traevano beneficio immediato.
Ma diciamocelo onestamente: i concerti da soli non risollevano i territori.
Per farlo serve un progetto serio. E questo territorio ce l’ha già dentro di sé, basta attivarlo.
Serve una moneta locale, che valorizzi gli scambi e rafforzi il senso di comunità.
Serve l’apertura dell’Università e della nuova biblioteca, per dare forza alla cultura.
Serve l’apertura delle Chiese e dei palazzi baronali, magari esentando i proprietari dal pagamento delle tasse comunali, per trasformare il patrimonio in risorsa condivisa.
Serve Internet potenziato, perché oggi la connessione è infrastruttura vitale quanto l’acqua.
A proposito di acqua, dobbiamo uscire al più presto dal cappio AcquaEnna.
Dunque serve visione, coraggio, fiducia.
E intanto, i grandi concerti continuiamo a farli.
Perché sono utili eccome.
Se non all’economia, certamente all’anima.
Creano euforia, ci fanno stare bene. Anche solo per qualche ora.
E questo, oggi non è poco.
L’anno prossimo?
Fiorella Mannoia o Annalisa.
Anzi, entrambe.
Magari in un’unica serata.
Perché sognare è il primo passo per costruire.
E condividere i sogni è politica.










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