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Immagine del redattoreAldo la Ganga

Pignoramenti Conti Correnti TASCA PER TASCA, MEGLIO LA TUA CHE LA MIA


Una cosa è certa, se non c’era questo blog tutto sarebbe passato quasi in sordina e in rigoroso silenzio.

Hanno cercato di trasformare un atto gravissimo in una questione contabile e necessaria.

Tutti ormai sappiamo che non è così.

Molto è stato scritto da ma e da tantissimi cittadini, prova né è che apriamo questo nuovo germinal con un intervento di Pieriacomo La Via.

Molte sono le questioni emerse in questi ultimi giorni e molte a mio avviso sono state le analisi e gli scritti che hanno cercato di descrivere il pignoramento dei conti correnti del 30% delle famiglie nicosiane da parte del comune a una questione per così dire contabile.

Per quanto mi riguarda non è così e chi assume queste posizioni fa un’analisi riduttiva e fuorviante di quello che è accaduto

Cerco di spiegarmi.

Prima questione, i grandi evasori a Nicosia sono veramente poche decine, il resto, diciamo così, il resto, circa 1500 di cittadini morosi lo sono per poche centinaia di euro, quasi tutti avente diritto alla rottamazione prevista dal governo.

Si capisce chiaramente che questo pignoramento è una vera e propria cattiveria, figlia d'una scarsa capacità amministrava, così come si capisce chiaramente che quasi la totalità dei morosi non hanno pagato perché non potevano,.

Seconda considerazione, in un momento economicamente terribile, come quello che sta attraversando la nostra cittadina, potremmo parlare di giustizia fiscale quando anche chi amministra avrebbe fatto la sua parte.

Per esempio: In questi anni, gli amministratori cittadini non si sono ridotti di un solo euro il loro stipendio, non hanno ridotto per niente i costi gestionali o i contenziosi o le spese che in modo gentile voglio chiamare superflue.. i soldi da recuperare corrispondono approssimativamente al 50% di quanto da loro spesi per loro stessi, quindi di che giustizia stiamo parlando?

Poi bisogna anche chiarire che i rilievi della Corte dei Conti sono vecchi di almeno tre anni e riguardano eventualmente non i cittadini, cosi come si vuole far credere, ma esclusivamente gli amministratori, nel caso specifico, il quantum dell’ indennità che loro stessi si pagano mensilmente e che produce un costo per le casse cittadine di oltre 200.000 euro l’anno.

Senza voler essere “ cattivo” mi passa per la mente quel detto “ TASCA PER TASCA, MEGLIO LA TUA CHE LA MIA” meglio che paghino i cittadini che io mi riduca i privilegi.

Per ultimo, sicuramente c'erano sicuramente tantissimi altri modi per recuperare buona parte del credito.

Un'altro esempio: siamo una piccola comunità ci conosciamo quasi tutti, soprattutto ci conoscono i politici quando casa per casa ci vengono a chiedere il voto, PER LORO STESSI O PER I LORO BENIAMINI,adesso che devono pignorare i conti di tantissimi cittadini ,. Non si ricordano più di nessuno, non li conoscono siamo tutti dei freddi codici fiscali o partite iva.

No cari lettori, le 1500 famiglie o i disoccupati o i pensionati o le piccole aziende, non sono dei furbi , ma anche loro sono vittime di una insufficiente attività amministrativa che giorno dopo giorno impaurisce sempre di più la nostra comunità.

Altro che corte dei conti o giustizia sociale....

Dimenticavo, scaricatevi un paio di bilanci comunali dal sito del comune, munitevi di calcolatrice e vi renderete conto che i miei non sono numeri buttati li a caso, ma sono delle semplice somme ( e per difetto..) tratte dai documenti contabili dell’amministrazione comunale.

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