Sabato 23 Settembre a Nicosia, alle ore 18,00, presso l’aula magna dell’ex Liceo Classico si terrà un incontro originale e innovativo.
Una iniziativa unica, frutto d’una sinergia di idee tra Michela Zingone e Piergiacomo La Via, e che certamente farà da apripista ad altre manifestazioni che coinvolgeranno la nostra comunità nel suo insieme.
Per darci tutti un'altra possibilità.
Ci sono speranze di rinascita per la nostra città? O di arrestarne il declino?
Quali direzioni intraprendere per avviare percorsi di sviluppo innovativi e sostenibili?
Possiamo mettere insieme energie, saperi e competenze al servizio di una cittàdiversa? E inoltre, èpossibile lavorare insieme a una visione condivisa?
Da queste domande prende forma “Rinascerai?”, iniziativa che vuole essere in primisun’occasione per ragionare e riflettere insieme sulle possibili traiettorie di ripresa e dirilancio della nostra città, attraverso il contributo di studiosi, professionisti, ma anchecittadine e cittadini comuni.
Si comincia il 23 settembre, con la partecipazione di tre nostri concittadini, unapolitologa (Patrizia Messina), una filosofa (Giulia Li Destri) e un umanista (NinoArrigo), per avviare un primo brainstorming e raccogliere idee, stimoli e punti di vistamultidisciplinari.
Un confronto libero dove poter ascoltare la voce anche di nicosiani che vivono ohanno vissuto lontano da Nicosia.
Parteciperanno Giuseppina Vitale, PhD in Scienze Umanistiche e docente di lettere aModena; Matteo Catania, financial analyst a Cracovia; Giulia Bellettati, medico dimedicina nucleare ed estetica a Milano; Michele Castrogiovanni, imprenditore a Natal(Brasile); Carmen Contino, operatrice olistica a Nicosia; Salvatore Scellato, SeniorSoftware Engineering Manager presso Google Deepmind, sede di Londra; GianfrancoCatrini, manager Webuildgroup, in collegamento dagli Stati Uniti.
Ogni anno sono sempre piùnumerosi coloro che lasciano Nicosia, per andare alavorare fuori dalla Sicilia o in alcuni casi all’estero. Perchési va via? Che cosa si trovauna volta partiti? Per quali ragioni si lascia la propria terra?
Si parte con l’ambizione e la speranza di avere un lavoro a condizioni piùvantaggiosedi quelle offerte dal proprio paese, di poter fare carriera e ottenere riconoscimentiprofessionali in ambienti meritocratici, di poter accedere ad un tipo di vita piùin lineacon i propri desideri e interessi, talvolta persino con i propri orizzonti identitari.
E allora, ci prepariamo ad una fase ulteriore di spopolamento?
E quale contributo possono dare queste giovani donne e questi giovani uomini alla vitadella comunitàin cui sono cresciuti? Infine, per tutti loro la domanda è:
“Quando ti penso, vorrei tornare?”
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