SANITA`E AREE INTERNE SICILIANE CONTINUANO AD ABBANDONARCI
- Aldo la Ganga
- 14 lug
- Tempo di lettura: 2 min
La strategia politica e` chiara, i piccoli centri, le zone interne verranno sempre più penalizzati per accompagnarli con facilità alla propria fine.
Questo vale per la sanità e i servizi ospedalieri, vale per la giustizia sempre più centralizzata e disinteressata ai territori, vale per le scuole, il lavoro, lo sviluppo, la qualità della vita……’
A dimostrazione di tutto ciò, di questa volontà dei governi nazionale e regionale, sostenuti da qualche complicità a livello locale , basta dare un'occhiata alla nuova rete ospedaliera regionale che chiaramente penalizza ancora una volta gli ospedali periferici ledendo il diritto alla salute di decine di migliaia di cittadini.
Dalle indicazioni del governo regionale, emerge che se pur nel complesso i posti letto dell’ASP di Enna aumentano da 555 a 581, ma non in maniera omogenea nel territorio, infatti,Nicosia, così come L’ospedale Chiello di Piazza Armerina perderanno posti letto, così come li perderà la medicina generale a Leonforte.
E` chiara la volontà del governo di centrodestra siciliano di voler rafforzare la rete ospedaliera nelle città e nei grandi centri,e procedere nel ridimensionamento di quella nei piccoli centri.
Il servizio sanitario pubblico nelle città medie e piccole, e`ormai ridotto ai minimi termini, dove la qualità della vita continua a precipitare verso il baratto.
Quello di depotenziare il servizio sanitario e` il primo tassello strategico per raggiungere l'obiettivo governativo di fare “morire” oltre 200 comuni siciliani, accorpandoli in quelli più grandi per costruire macro aree abitative senza futuro indebolendo e impoverendo sempre di più i cittadini delle zone interne.
Serve mobilitarci e respingere questa folle strategia della destra che governa l'Italia e la Sicilia , che produrrà sempre più cittadini fragili e schiavi dei potentati economici.










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