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Silvano Privitera, REFERENDUM SULLA BUONA STRADA PER VINCERE

Tra i promotori dei 5 referendum (quattro in materia di lavoro, uno di cittadinanza), dopo la vittoria del centrosinistra nelle elezioni amministrative di domenica a Genova e Ravenna, si sta diffondendo il convincimento che “Il traguardo del quorum (50% più uno degli elettori) necessario per rendere valido il risultato è ancora distante e molto difficile da raggiungere, ma forse non impossibile”. E’ una delle indicazioni, in vista dei 5 referendum, che il quotidiano “Avvenire” coglie nel mini test elettorale di due giorni fa. Per il centrodestra, invece, è un piccolo ma significativo campanello d’allarme, che l’esito dei 5 referendum potrebbe amplificare. Questo spiega l’insistenza di tutti e tre i partiti del centrodestra nell’invitare gli elettori a non andare a votare. Gli elettori sono 47 milioni e 300 mila. Per non vanificare i 5 referendum, devono recarsi alle urne l’8 e il 9 giugno metà più uno degli aventi diritto al voto, cioè 23 milioni e 650 mila. I sondaggi sulle intenzioni di voto indicano che andranno a votare tra il 32 e il 38 per cento degli aventi diritto al voto. E’ indubitabile che quelli che andranno a votare voteranno “Sì” all’abrogazione delle norme in materia di lavoro e al dimezzamento da 10 a 5 anni di residenza in Italia del requisito per chiedere e ottenere la cittadinanza italiana.  Se andranno a votare 9 milioni di lettori (il 38%), i “Sì” saranno sicuramente un numero pari a 9 milioni o di poco inferiore a 9 milioni.  Chi voterà “Sì” esprimerà anche un giudizio negativo sul governo di centrodestra. E, questo, lo sanno Meloni, Tajani e Salvini. Il centrodestra (FdI, Lega e FI) vinse le elezioni politiche del settembre 2022 con 12 milioni e 300 mila voti.  Anche se non si raggiungerà il quorum, più “Sì” ci saranno, peggio sarà per il centrodestra. Se poi i “Sì” si avvicineranno attorno o poco al di sotto dei 12 milioni, vorrà dire che la luna di miele del centrodestra con la maggioranza degli elettori votanti sarà già entrata nella fase calante. Anche per il centro sinistra, vorranno dire qualcosa questi “Sì”. Per Elly Schlein, segretaria del Pd, vorranno dire che è quella giusta la linea di allargare la coalizione di centrosinistra ovunque è possibile sulla base di intese su temi precisi come il lavoro e la sanità.


Silvano Privitera  

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