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Totò Vasa Vasa non si è redento... e ora che ne sarà dei suoi nominati ?

Novembre 2025 è cominciato con la notizia che Cuffaro non si è redento. Ma pensa!

L'ex presidente di Regione, dopo vent'anni dall'inchiesta che lo portò a 4 anni e 11 mesi di galera per favoreggiamento alla mafia, è tornato a manovrare sanità e appalti. A chiamarlo al telefono, per dirgli di parlare meno, al telefono, in quanto intercettato, in cambio di un posto per la moglie all'ospedale Umberto I di Enna che era cosa sua, fu anche un tenente colonnello dei carabinieri " uno molto in alto buttato nei servizi segreti. Uno di quelli che dovrebbe tutelare i cittadini per impedire che un sedicenne venga sparato da un criminali rinomato. Totò, nell’ottobre del 2023, mentre era impegnato in incontri riservati per parlare delle nomine ai vertici della sanità invitava il presidente Schifani a sceglierli tramite sorteggio perché lui ci teneva alla trasparenza e per rassicurare i suoi diceva "sono tutte minchiate". Un aplomb da galantuomo, cose giuste. E ora? tutti i politici e i numerosi dirigenti sanitari che sono accusati, a vario titolo, che faranno? Il sistema Cuffaro condizionava i concorsi, le gare, gli appalti e le procedure amministrative. Enna rispondeva a lui e alla Democrazia Cristiana, il partito a cui si apprestava a ritornare Luisa Lantieri, che di Totò Cuffaro era stata segretaria particolare quando era governatore e che in tutti questi anni aveva tenuto in stretta amicizia e infatti al telefono Cuffaro diceva: "Ho convinto Luisa su Zappia a Enna" ma se non l'avesse ottenuto, l'avrebbe spostato a Palermo "...con eleganza..."mentre con meno eleganza dava del "minchione" al sindaco di Sperlinga. Ora, invece di procedere con l'arresto per corruzzione facciamolo presidente di Regione perchè o lui o un altro cosa cambia? Il metodo è sempre lo stesso almeno questo fa ridere!

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