A Leonforte i piccioni defecano nero.
Al paese è allarme per il guano nero e appiccicoso che impesta case e strade.
I piccioni paesani sono diventati nostalgici, in linea con le prospettive del Paese, o hanno ingerito qualcosa di tossico che potrebbe ripercuotersi, a contatto con le feci "sganciate" ovunque e con le carcasse dei volatili, sulla salute delle persone?
Il dubbio assale i più e date le diffuse zoonosi, non dovrebbe essere trascurato o relegato a "curtigghiu".
Gli escrementi dei piccioni sono pericolosi non solo per la salvaguardia dei monumenti, ma essendo veicolo di agenti patogeni (come la salmonella , l'escherichia coli) anche per le persone. E' opportuno adottare precauzioni particolari per ripulire i terrazzi crivellati dai volatili invadenti? Sarebbe bene evitare le aree di paese ricoperte dal guano? Che fare?
In assenza di predatori naturali si sono moltiplicati i volatili infestanti e sono spariti i cardellini, i pettirossi, i fringuelli, le cince e altri uccellini.
Che pensare: c'è in atto un tentativo di selezione ornitologica o anche i piccioni ci vogliono male?
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