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Immagine del redattoreAldo la Ganga

A RISCHIO CHIUSURA LA CASA DI RIPOSO “BARONE DI FALCO

Aggiornamento: 16 nov 2022




A metterlo nero su bianco in una lettera aperta al Prefetto, all’assessorato regionale alla Famiglia, al vescovo, al sindaco ed ai sindacati, è il presidente “uscente” dell’Opera Pia Casa di Riposo “Barone Bernardo Di Falco” e Opere Assistenziali ed Educative Sant’Anna, l’architetto Nicolò Mazza.

“Se la situazione attuale resta invariata, se la Regione non nomina a strettissimo giro il nuovo cda o un commissario, il 1 gennaio 2023 l’Ipab sarà costretta a chiudere e 31 anziani resteranno senza la Casa di riposo in cui vivono da anni”, oltre alla drammatica situazione che dovranno affrontare 19 dipendenti su cui pende il rischio concreto di licenziamento.

L’amministrazione cittadina capeggiata dal sindaco Luigi Bonelli, è da agosto del 2021 che è a conoscenza della questione, delle problematiche e soprattutto e da agosto del 2021 che ne conosceva i rischi per gli anziani e per i lavoratori.

Probabilmente troppo impegnato a fare altro (incluso campagne elettorali) per affrontare di petto e senza esitazione e soprattutto in tempo la questione e battersi senza sfinimento per riuscire a dipanare questa terribile e umiliante problematica.


Il mio augurio coincide con quello della stragrande maggioranza dei cittadini, cioè quello che si riesca a disinnescare in tempi brevissimi il grave rischio di chiusura dal primo gennaio, ricordandogli che con gli anziani non si scherza, soprattutto con quelli bisognosi e soli.


Voglio ricordare a chi ci amministra che è molto importante attenzionare gli anziani, ma devo con amarezza, veramente tanta amarezza, scrivere che anche in questo settore poco o quasi niente è stato fatto per rendere partecipi e attivi alla vita comunitaria questa fetta importante (probabilmente la più importante) della nostra vita.

Né una gita, né una festa, né una mostra né una iniziativa qualsiasi che li coinvolgono e li rendono partecipi, che tristezza, che amarezza.

Niente veramente niente é stato fatto per stimolare l’attenzione dell’anziano, per consentirgli di mantenere lucidità e farlo sentire accolto e importante all’interno di una cittadina come quella nostra.


Ogni anziano possiede un potenziale di ricchezza interiore ineguagliabile, per questo è necessario manifestare loro affetto e attenzione, valorizzando i loro pregi e impegnandoli in diverse attività ricreative, attività ludiche a tema, che riescano a catturare il loro interesse stimolandoli da un punto di vista relazionale.


Forza, almeno risolvete il problema della casa di riposo Barone di Falco, invece di chiacchierare e non fare niente di concreto


1 commento

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1 Kommentar


Michele Albo
Michele Albo
16. Nov. 2022

Caro Aldo, sai come la penso, ma il dramma esistenziale degli anziani costretti dai figli-parenti serpenti ad essere rinchiusi in case-carcere i cui gestori ne fanno solo un'opportunità di guadagno, compreso i dipendenti. Ci sarebbe un'alternativa a questo disastro morale? Forse sì e la riepilogo in poche righe: Se in una città ci sono anziani, capaci di intendere e di volere, si devono organizzare in SpA, magari con l'aiuto intellettuale di qualche cittadino disinteressato, e gestire da padroni una casa di riposo. Tali anziani, in quanto padroni della loro vita, godrebbero ancora della libertà di movimento per socializzare con i cittadini del luogo. Dovrebbero investire tutti i loro beni in tale SpA e con i contributi pubblici, potrebbero ancora continuare…

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