E' arrivata la telemedicina anche a Leonforte

Dopo la Tac, il Mammografo, l'apertura della sala operatoria quattro volte a settimana, con funzione di chirurgia ambulatoriale e soprattutto dopo la riapertura del bar, è arrivata a Leonforte anche la Telemedicina. Questo è stato l'ultimo annuncio del sindaco. Appena qualche giorno fa, il sindaco ha dichiarato l'avvio di un nuovo progetto, che favorirà pazienti e struttura: la Telemedicina. Il giornalista Franco Licciardo, direttore di di Azzurra TV , ha esultato all'annuncio, affermando che l'implementazione del personale medico è a questo punto superflua, basterà inviare i dati telerefertati a Enna e i medici dell'Umberto I potranno dire cosa fare ai pochi superstiti di Leonforte. Livolsi, il sindaco di Leonforte, ha però dovuto ridimensionare la gioia del giornalista, ribadendo che la ricerca dei dottori è ancora necessaria perché la telerefertazione non è di per sé curativa. Ma cos'è questa Telemedicina? Tutto è iniziato nel settembre 2023 con un finanziamento PNRR: i fondi PO-FESR 2014-2020 Azione 9.3.8 e un progetto chiamato R.E.A. ( Remote ElderlY Assistance). Il progetto è destinato ai degenti cronici e alle persone affette da polipatologie e serve a agevolare e il paziente e la struttura. Il paziente infatti dopo il ricovero presso il reparto di Lungodegenza, potrà essere assistito a domicilio, dagli specialisti del reparto, per un tempo variabile, anche di qualche mese, grazie a un software che mette in comunicazione, con tecnologia bluetooth, elettromedicali innovativi. I dati raccolti da un tablet, in dotazione al paziente, verranno trasmessi via internet direttamente al software, gestito dal sanitario di telemedicina. . La telemedicina non sostituirà la medicina tradizionale ma contribuirà a abbattere le barriere geografiche e temporali con un contingentamento dei ricoveri e dunque delle risorse economiche a scapito dei caregiver che continueranno a restare prigionieri del caro/a ammalato,

domiciliato a casa.