FRANCESCO D'ASSISI,A OTTO SECOLI DALLA SUA MORTE UN AGIRE E UN PENSIERO ANCORA ATTUALE
- Aldo la Ganga
- 4 ott
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Francesco, a otto secoli dalla sua morte, conferma tutta la sua attualità e le straordinarie affinità con le idee che mettono al centro del proprio agire la natura e l'uomo.
Chi più del Poverello d’Assisi e di pochi altri ha impresso al proprio vissuto un’immagine fedelmente corrispondente ai propri ideali, ideali che non sono rimasti saggi consigli o sapienti esortazioni ma che sono divenuti modelli di vita, sperimentati totalmente nella quotidiana esperienza?
Francesco non si è accontentato di seguire i dettami della Chiesa, rimanendo all’interno della sua comoda casa, né di entrare in un ordine religioso. Egli prende il Vangelo alla lettera e lo segue, parola per parola, fino in fondo con assoluta fedeltà, rasentando appunto l’impossibile, tanto da essere ritenuto 'pazzo' dai suoi contemporanei.
Lotta per le classi più deboli, ma non si accontenta di produrre esortazioni, di dare saggi suggerimenti, di impegnarsi per un miglioramento delle loro condizioni di vita.
Il più grande insegnamento di Francesco e` stata proprio la sua vita.
Non si e` non si rinchiuso in una solitudine ispirata, pur essendo profondamente mistico perché amava troppo l’uomo e con tutte le sue forze sosteneva i più deboli, gli oppressi….
Non abbandona il mondo, ma lotta con esso fino alla fine.
Francesco abbraccia il lebbroso, così come i reietti che la sua vita gli fa incontrare e che la società ha abbandonato, allora come ora.
Un’azione unica che testimonia ancora di più l’amore, è condivisione totale col fratello sventurato fino al totale , sacrificio estremo, quello di se stessi e della vita.
Questo e` stato per me Francesco.
Un insegnamento il suo di cui tutti noi, credenti o meno, laici o donne e uomini di chiesa dobbiamo tenere sempre in mente, se vogliamo costruire un mondo migliore.
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