AH,QUELLE INIZIATIVE AUTOREFERENZIALI…
- Alain Calò
- 8 ago 2023
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 9 ago 2023
Forza, facciamo una partita a briscola.
Ci sediamo e stabiliamo chi dà le carte. Vengono date le carte e subito si scopre che non sono le carte siciliane (e neanche quelle napoletane) ma sono le carte del Mercante in Fiera.
Secondo voi si può giocare a briscola con quelle carte? No, ovviamente perché ancor prima di poter giocare c’è bisogno che vengano stabilite e seguite le regole del gioco. Poi chi può dare carte può ostinarsi a continuare a dare carte e a invogliare tutti a giocare a briscola, ma ben presto si scopre che la partita a briscola proposta è semplicemente per far passare il tempo a chi vuole dare le carte, ben poca importanza viene data al gioco in sé e al momento conviviale tra amici.
A Nicosia sta succedendo la stessa cosa con questa storia, che sta quasi diventando barzelletta, dei borghi. Perché similmente al gioco della briscola con le carte del mercante in fiera, si vuole fare un’operazione per il rilancio economico con un esperto che non ha i titoli per farlo. Poi vabbè, tutti possono essere nominati esperti, ma una cosa è conferire titoli “onorifici” anche ad muzzum, una cosa è giocare con regole chiare. La domanda è semplicissima: quali sono i titoli accademici, gli studi, i contributi, le azioni che il cosiddetto esperto ha compiuto nel campo dell’economia? E nella fattispecie nell’economia del turismo?
Chi, ribadiamo da precedente articolo, qualora dovesse accusare un dolore al petto, andrebbe a curarsi da un ingegnere?
Un’ulteriore falla dell’esperto è organizzare un incontro di settimana, in un orario lavorativo, in piena estate nella settimana che precede ferragosto.
La combinazione perfetta per far presentare i quattro amici, anche perché, parliamoci chiaro: al cittadino medio queste cose non interessano. Al cittadino medio interessano i servizi, il potenziamento di essi. Anche perché, facciamo un ragionamento con numeri: il bar X nel 2010 vende 1000 cannoli su una popolazione di 10.000 abitanti e 200 cannoli a 2000 turisti. Quindi, con una semplice divisione, significa che si vende un cannolo ogni 10 abitanti. La popolazione, a causa della mancanza di servizi scende del 10% in dieci anni ma siccome il Comune aderisce ad un progetto che permette (forse) di incrementare il turismo, facciamo i buoni, aumenta di più 20% di turismo (stiamo belli larghi). Quindi siamo con 9000 abitanti e 2400 turisti.
Ritorniamo alla proporzione del bar X sui cannoli che venderà 900 cannoli ai paesani e 240 ai turisti per un totale di 1140 cannoli contro i 1200 di 10 anni prima con una differenza in negativo di 60 cannoli. Per aderire a questa iniziativa, avendo un costo che si ripartisce tra i contribuenti, inoltre il bar deve pagare 10 cannoli, quindi sono 70 cannoli di perdita. Piccolo problema: i dati sullo spopolamento sono chiari e reperibili e la media è di circa il 10% anche per Nicosia. Interessante sarebbe potersi confrontare con un esperto senza slogan o esempi di altri Comuni che hanno percorso la stessa strada in tempi e modi differenti (Gangi sì fa parte del club, ma nel 2014 è stato nominato “Borgo dei Borghi”) ma con dati e previsioni statistiche implementate con software ad hoc per la statistica, praticamente con quei faldoni a volte incomprensibili ma che grazie ad un esperto si riesce a comprendere e vedere concretamente che al di là di tutto vi è un vero vantaggio. Altrimenti questa iniziativa, che potrebbe essere anche la più bella, si riduce all’autoreferenzialità. A volte l’umiltà di saper riconoscere di non avere i titoli per affrontare nel concreto un certo argomento (poi nei bar possiamo parlare di tutto, anche della “Critica della Ragion Pura” come se fosse la rivista di gossip) è ciò che può salvare veramente il paese perché si lascia spazio a gente preparata. E la presenza eventuale anche del Vescovo, per quanto preparato e profondo, non esperto in materia, sembra quasi più voler puntare non sull’idea in sé quanto invece sul fatto che un certo tipo di figure “carismatiche” benedicano l’iniziativa in modo che, nell’ottica della Borghesia alla Claudio Lolli, tutti si aggregano. È una bellissima cosa che il Vescovo viva la vita della comunità e che accetta praticamente tutti gli inviti con grande disponibilità. Ma proprio perché è una persona così profonda e disponibile e che non dice no a nessuno, non andrebbe preservato per eventi veramente importanti e non per convegni da addetti ai lavori organizzato in piena estate da chi sfugge ai confronti proposti online (quindi potenzialmente più visibili) da chi non cala la testa ad ogni cosa proferita? È come andare a correre con la borsa di Gucci.
Gli esperti devono essere tecnici, altrimenti non sono esperti, come la briscola si gioca con le carte siciliane, non con quelle del mercante in fiera.
P.s. Un esperto di economia forse (non siamo esperti ma qualche nozione di economia vi è) punterebbe su un altro aspetto (tra tanti) semplicemente osservando quello che è successo ultimamente, ovvero il Covid-19 e il telelavoro. Perché non puntare a potenziare la rete in tutti i sensi (non semplici adeguamenti) e cercare di captare tante persone che cercano di allontanarsi dal caos delle grandi città avendo la possibilità del telelavoro?
Alain Calò
Comments