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Il cardinale Newman sarà il 38esimo Dottore della Chiesa.

Il 31 luglio 2025, Papa Leone XIV ha confermato il titolo di Dottore della Chiesa per John Henry Newman. La decisione riconosce il suo originale contributo alla teologia, l’attualità del suo pensiero sulla coscienza, lo sviluppo dottrinale e la sintesi tra fede e ragione, centrale per la Chiesa contemporanea. Ieri. Ieri, Vene

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rdì 1 Agosto, l'annuncio dell'attribuzione del titolo a san Newman, cardinale passato al cattolicesimo dall'anglicanesimo. Sarà il 38° nome nella lista dei "Dottori". Fu Leone XIII a creare cardinale John Henry Newman nel 1879 e sarà Leone XIV a proclamarlo Dottore della Chiesa, dopo la beatificazione avvenuta sotto Benedetto XVI e la canonizzazione sotto Francesco. Come osservava il cardinale Joseph Ratzinger nel 1990, “il segno caratteristico del grande Dottore della Chiesa è quello che egli non insegni solo col suo pensiero e i suoi discorsi, ma anche con la sua vita, poiché in lui pensiero e vita si compenetrano e si determinano reciprocamente”. Newman è riconosciuto come il più importante pensatore cattolico del XIX secolo. Egli combatté per tutta la vita contro il liberalismo teologico, che definiva come “il principio antidogmatico”. La sua teologia si caratterizza per il rifiuto del razionalismo imperante, che voleva sottomettere la Rivelazione ai criteri della sola ragione. J.H. Newman, nacque a Londra il 21 aprile 1801. Nel 1824, finiti gli studi a Oxford, fu nominato diacono anglicano e nel 1833 compì un viaggio nel Mediterraneo. Lungo il suo itinerario siciliano si ammalò gravemente e fu costretto a fermarsi a Leonforte e successivamente a Enna fino alla guarigione. Ritornato in Inghilterra, rafforzato dalla crisi siciliana, Newman si immerse nel movimento oxfordiano che propugnava il diritto della Chiesa anglicana di considerarsi una parte della Chiesa universale. Nel 1843, dopo anni di travaglio interiore, chiese di essere accolto nella Chiesa cattolica. Venne ordinato sacerdote a Roma nel 1847. Scrisse nel 1864 la “Apologia pro vita sua”, nella quale espose le sue idee religiose e la loro evoluzione fino al momento della conversione. Papa Leone XIII gli conferì nel 1879 la porpora cardinalizia. Morì a Birmingham l’11 agosto 1890. Sulla tomba, per sua disposizione, venne scritto: “Ex umbris et imaginibus in veritatem”. Nel maggio del 1990 il Comune di Leonforte organizzò un solenne Simposio di Studi i cui atti furono pubblicati in appositi volumi curati dal sacerdote Rino La Delfa e da Pasqualino Pappalardo.

Leonforte ebbe un ruolo determinante nella conversione di Newman. A Leonforte una forte febbre lo costrinse a fermarsi alcuni giorni. E qui, scoppiò il suo dramma, il dramma di un’anima cristiana alla ricerca della verità religiosa. Lo stesso Newman, nel suo diario “Malato in Sicilia” racconta il suo soggiorno forzato a Leonforte: “ventitré maggio 1833… in serata giunsi a Leonforte… mi coricai, credo, senza dormire; la mattina seguente, provai ad alzarmi, ma ricaddi giù; ero troppo ammalato per farlo… Il primo giorno di letto, molti pensieri mi assalirono. Sentivo che Dio lottava contro di me… e pensavo e continuavo a dire a me stesso: -Non ho peccato contro la luce… Non so descrivere tutta la sofferenza mia… Non ho peccato contro la luce… Sento che non morirò… Dio ha ancora del lavoro in serbo per me… Dio viene incontro a coloro che vanno per la sua via". Di ritorno verso l’Inghilterra, sul battello in vista delle Bocche di Bonifacio, Newman comporrà il famoso sonetto “Guidami, luce gentile” Nel maggio del 1990, sul prospetto del palazzo comunale furono incise queste parole: “John Henry Newman / 1801-1890 / Cardinale / Qui nel maggio del 1833 Leonforte e Newman si incontrano nel segreto della storia e nelle regioni dello spirito”.

La locanda che illuminò il nuovo Dottore della Chiesa, si trova in piazza Margherita e è ben visibile ai curiosi e agli studiosi. Preghiamo allora san Newman perchè illumini il nostro paese e lo conduca alla salvezza da sé stesso e dai suoi paesani.

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