Il governo meloni annuncia: Moriranno 4.000 comuni italiani e peggio per chi ci vive.
- Gabriella Grasso

- 13 lug
- Tempo di lettura: 3 min

Ha fatto molto discutere, sui social, l' articolo apparso su Vivienna il 12 luglio scorso. L'articolo intitolato: spopolamento, la provincia perde 28mila abitanti in 23 anni è stato corredato dalla denuncia dell'onorevole Fabio Venezia sulla nuova rete ospedaliera regionale. Dalla bozza che circola in queste ore, scrive Venezia, emerge che i posti letto dell'Asp di Enna aumenteranno da 555 a 581, ma in maniera disomogenea infatti l'ospedale Chiello perderà 6 posti in lungodegenza, 8 in riabilitazione e 2 in ortopedia ; il Ferro/Branciforti/Capra aumenterà i posti di riabilitazione, ma ne perderà 10 in medicina generale mentre il Basilotta conferma i 120 posti. La bozza attende l'approvazione dell'assemblea dei sindaci prevista per il 17 luglio.
Diciamolo meglio:
E' chiaro anche dal progetto decretato nell’Obiettivo 4, p.45, del Piano Strategico Nazionale delle Aree Interne 2021-2027 (PSNAI) il progetto di accentramento nei grandi centri urbani e di eutanasia dei paeselli, destinati a borghi turistici : plastificati e invivibili e del resto sulla copertina dell’algido documento, spicca la fotografia a colori di un tipico borgo italiano collinare, uno di quelli che il mondo definisce ” Wonderful”. L'obiettivo 4 del PSNAI prevede l'accompagnamento alla morte urbana di Aree interne con una struttura demografica compromessa ossia con una popolazione di piccole dimensioni, in forte declino, con accentuato squilibrio nel rapporto tra vecchie e nuove generazioni oltre che con basse prospettive di sviluppo economico e deboli condizioni di attrattività. Le Aree interessate sono circa 4.000 Comuni italiani, che contano oltre 13 milioni di cittadini, il 23% della popolazione, cittadini/e che vivono distribuiti su quasi il 60% del territorio nazionale.
Chiariamo ulteriormente il concetto:
I cittadini e le cittadine che vivono lontani dai centri dove si concentrano servizi essenziali come sanità, istruzione e mobilità, complicano la vita dello Stato, richiedendo di poter avere infrastrutture e servizi a cui, se si spostassero semplicemente e generosamente in grandi e disumane periferie, potrebbero accedere senza impacciare la vita degli altri. Questi 13 milioni di borgatari, custodi di lingue e culture differenti, di boschi, pascoli, sentieri, acque, centri storici, paesaggi unici e variegati, cioè tutto ciò che fa della nostra nazione un unicum riconosciuto mondialmente, dovrebbero decidere di abitare in città custodendo allo stesso tempo le peculiarità enogastronomiche tanto care al Paese e ai turisti internazionali. Le vigne, gli oliveti, i campi di legumi autoctoni, i grani, le specie animali e la fauna e la flora selvatica, le architetture tipiche non di ogni regione, ma in di ogni paesello chi le coltiverà? Chi le manuterrà? I migranti senza diritti e senza cittadinanza? Relegati a lavoratori e basta? Eliminati gli autoctoni, che vorrebbero ancora scuole, presidi sanitari, medici, luoghi dove riunirsi per ritrovarsi, scambiare opinioni e ragionare sul loro destino, resteranno solo loro: braccia buone da sfruttare e da insultare in caso di disordini: pezzi.
Occorrerà apportare una correzione alla Costituzione italiana che all'articolo afferma : «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese».
Tutti i cittadini tranne quelli e quelle delle Aree Interne.
Il governo meloni avrebbe potuto fare un annuncio: andate tutti a quel paese , quell'altro che non è l'Italia, buona solamente per i turisti danarosi e i danarosi residenti cittadini, gli altri e le altre non sono persone gradite.
Semplice e conciso.










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