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Immagine del redattoreGabriella Grasso

L'acqua di Leonforte "SI TOCCA"!

L'acqua di Leonforte "SI TOCCA"!

Il 12 ottobre scorso, in seguito a notizie giornalistiche riguardanti la cronica emergenza acqua, il sindaco di Leonforte postava questo: "NEANCHE UN LITRO DI ACQUA SARÀ PRELEVATO DAI NOSTRI POZZI !!!" Chiarendo di seguito l'equivoco su pozzi. Oggi, la questione però si è complicata data la continua emergenza e la mancanza di rapide soluzioni; a partire dal 15 novembre infatti l'acqua dell'Ancipa verrà riservata solamene ai comuni Ancipa dipendenti : Troina, Cerami, Nicosia, Gagliano e Sperlinga. Enna e Calascibetta dovranno arrangiare con autobotti e acque prelevate da tre pozzi di cui uno solo (Bannatelle 3) è pronto a essere utilizzato, ma d solo il pozzo Bannatelle 3 non riuscirebbe a garantire l’acqua a Enna Alta, Bassa e Pergusa e così per coprire l'ammanco si farà ricorso alla "fonte" di Leonforte che produce, dice il sindaco di Enna, più acqua di quanta sia necessaria alla comunità leonfortese. Ora, conosciamo il pensiero del sindaco di Enna sulla questione, ma nulla sappiamo del sindaco di Leonforte. Sarebbe opportuno chiarire cosa succederà? Quali prospettive si aprono per il futuro della nostra agricoltura ( in parte servita dalle acque della "fonte" di Leonforte), cosa devono fare i cittadini leonfortesi? Comprare e installare contenitori per l'acqua? Come già accade in buona parte dell'entroterra siciliano? Chiarisca il sindaco questi a altri dubbi per il quieto vivere di una comunità inquieta. Grazie.



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