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Immagine del redattoreGabriella Grasso

L'Addolorata a Leonforte

La devozione alla Mater Dolorosa si sviluppa a partire dalla fine dell'XI secolo. Fu Papa Pio VII, nel 1814, a introdurla nel calendario liturgico romano. La figura della Madre dei dolori che soffre per la Passione del Figlio ha dato origine a numerose rappresentazioni nell'arte, nella musica sacra e nella pietà popolare. La devozione alla Madonna Addolorata, che trae origine dai passi del Vangelo, dove si parla della presenza di Maria Vergine sul Calvario, prese particolare consistenza a partire dalla fine dell’XI secolo. A Leonforte è il martedì della settimana santa dedicato all'Addolorata. La settimana santa comincia con la domenica delle Palme che una volta per Leonforte era 'A Ramaliva.'

Quest' anno però a Ramaliva o Crucidda , dal nome della chiesetta alla periferia del paese, è stata sostituita da un pellegrinaggio salmodiante con luminaria finale. La Ramaliva, che drammatizzava l'entrata a Gerusalemme di Gesù, è stata cancellata, seppur molto attesa, per la scarsa presenza dei residenti che hanno preferito il nord del Paese; ma la zona sud di Leonforte già negli anni '80 del secolo scorso subì un significativo spopolamento, senza per questo incidere sulla partecipazione alla Crucidda da parte dei restanti e dei ritornanti. Sarà stato il nuovo assetto dato alla settimana santa, più asciutta e meno caratterizzata, a dissuadere tante consorelle e tanti confratelli dal partecipare alla funzione del martedì santo? Martedì santo a Leonforte è della Madonna Addolorata e per devozione, curiosità o desiderio di spiritualità condivisa col dolore sempiterno di una madre orfana del figlio, che la gente accorre e prega anche laicamente e riflette e tace per ascoltare la banda suonare Ione. Quest'anno a omaggiare la Madonna c'erano i carabinieri in alta uniforme e le forze dell'ordine tutte, ma non c'era il primo cittadino; c'era l'ultimo dei quindici assessori susseguitesi in questi cinque anni. C'erano però i cantori del lamento. Incerta è l'origine di questo canto a cappella, lirico e organico e poetico" Cristu cci dissi a ssò matri Maria vuoggiu la santa binidizioni, è ghiunta l'ura di la morti mia...A Maria ca ciancis ppi strata cci 'ncuntruau San Giuanni O matri santa, unni è ca iti? Vaiu circannu a lu me santu figghiu...iti 'nti li porti di Pilatu ca dda lu truviriti 'ncatinatu...o cchi gghiurnata di suspira e bbuci quannu li chiova a Cristu cci scipparu e li carnuzzi sò, umili e duci supra un truncu du cruci arripusaru". A Leonforte la madonna è assai venerata e presente in ogni momento della settimana santa: c'è appresso all'Ecce Homo, c'è il martedì santo che è la sua giornata e c'è il venerdì santo quando ai piedi della croce piange un figlio ammazzato dal potere costituito.

Foto di Ciccio Buscemi

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