Ieri si è celebrata La Giornata mondiale della libertà di stampa, che è stata istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel dicembre 1993.
Questa rappresenta da un lato un'occasione per promuovere azioni e iniziative finalizzate a difendere la libertà della stampa, ma dall'altro è anche un'opportunità per valutare la situazione della libertà di stampa in tutte le sue forme, che non sempre è come noi crediamo.
Oggi viviamo in un contesto in cui, i giornalisti, gli opinionisti, i blogger e altri operatori dei media sono sempre più oggetto di pressioni, intimidazioni, e altre forme di interferenza con il loro lavoro/passione. Arrivano informazioni da ogni dove e riuscire a capire qual é la verità diventa sempre più difficile.
Molto spesso il tono con cui si parla di altri , la forma che non sempre è sostanza e sinonimo di verità, è quella che poi crea ostacoli nella libertà di espressione, e nella credibilità dei contenuti, rischiando di far cadere tutto nel limbo delle fake News.
La cosa più sconcertante è che spesso sono gli stessi "colleghi" operatori, o chi impropriamente pensa di essere opinionista, a creare per primo questi spazi errore e interpretazioni sbagliate.
Grande differenza vi è tra chi si spende a favore di un'informazione libera e veritiera ( solitamente contestato) e chi invece scalando le montagne della false informazioni, gioca sporco e fa confondere le informazioni, creando appunto le Fake news di cui soprattutto internet è strapieno, e che creano narrazioni leggere, e fuorvianti.
Senza toccare poi l'argomento dell'IA, che può essere un'arma a doppio taglio, soprattutto per quanto riguarda, le informazioni che si possono magistralmente compromettere con l'uso improprio di quello che doveva essere uno strumenti di avanguardia.
Cosa possiamo fare noi? dovremmo difendere tutti il diritto alla libertà di stampa, cosi come diritto fondamentale per la difesa della democrazia del nostro Paese. Una libertà che si fonda soprattutto su informazioni vere, proteggere la libertà di parola, il pluralismo delle idee e l’indipendenza dei media.
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