Il termine mediocrazia non è nuovo, lo hanno usato giornalisti, scrittori, uomini di cultura, finanche politici.
E uno come me, innamorato dei film di fantascienza, ricorda benissimo il film di Don Siegel “L’invasione degli ultracorpi”, dove i mediocri, entrati nella stanza dei bottoni, spingevano tutti gli altri ad essere come loro.
Sembriamo travolti da una «rivoluzione anestetizzante» che si è compiuta silenziosamente sotto i nostri occhi ma noi non ce ne siamo quasi accorti.
La realtà è sotto gli occhi di tutti, i mediocri sono ormai dappertutto, dalla politica alla società, dall’economia alle cose più semplici e a volte futili, ma loro sono sempre presenti.
Non c’è stata nessuna presa della Bastiglia o niente di comparabile alla presa del Palazzo d’Inverno. Tuttavia, l’assalto è stato lanciato da diverso tempo ed è stato coronato dal successo: i mediocri hanno preso il potere.
Già, a ben vedere di esempi sotto i nostri occhi ne abbiamo ogni giorno, soprattutto in politica. Sembra ormai un flusso inarrestabile: sei “ bocciato dall’elettore?” e diventi assessore regionale, o consulente finanche dell’Unione Europea.
Hai fatto niente o poco per la tua cittadina? Ne diventi sindaco, assessore o come minimo consigliere comunale.
Ma perché i mediocri hanno preso il potere? Come ci sono riusciti? Insomma, come siamo arrivati a questo punto? Tante domande e poche risposte.
Non voglio dilungarmi, ma una mi viene voglia di scriverla senza peli sulla lingua.
Perché i mediocri hanno preso il potere?
Perché rappresentato per tanti aspetti i cittadini che amministrano.
Buon Germinal
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