Leonforte: c'era una volta il Macello comunale
- Gabriella Grasso
- 29 mar
- Tempo di lettura: 2 min
"NUOVO ASILO NIDO AL POSTO DELL’EX MACELLO INIZIATI I LAVORI
Il vecchio macello è stato demolito e non esiste più, al suo posto sta nascendo il nuovo asilo nido!!" Questo pubblicava il sindaco il 22 marzo scorso. Il post prosegue con toni autocelebrativi e chiude con i noti astag ( la meglio politica siamo noi , noi ci siamo e voi no ecc...)
In buona sostanza con un finanziamento di €. 860.000,00 dei fondi PNRR verrà costruito un nuovo asilo nido,entro giugno 2026 (speriamo).
L'amministrazione Livolsi è ottimista e per combattere l'inverno demografico costruisce asili nido .
Ottimo.
Altri comuni in luogo dei Macelli Comunali hanno creato musei per ricordare un'istituzione importantissima e per non dimenticare il passato, altrove celebrato come una ricchezza inestimabile.
I Pubblici Macelli o meglio i Macelli Pubblici Comunali nascevano con il RD 3298 nel lontano 1928, per macellare in sicurezza i grandi animali; gli animali da cortile e i conigli seguivano una prassi diversa. Ogni comune con più di 6000 abitanti doveva averne uno dove convergevano le macellazioni del territorio e per la verità già nel 1889 con RD n 9 esisteva un regolamento sul tema, aggiornato poi nel 1890, nel 1901 , 1925 e nel 1928. I macelli servivano la popolazione che risiedeva per lo più nei paesi e nelle campagne ed era dedita all’agricoltura, in quegli anni, la più importante fonte produttiva e di reddito. La macellazione, la lavorazione e la distribuzione delle carni era assicurata dalla rete delle macellerie tradizionali, assai numerose e capillarmente distribuite in tutto il paese. Era completamente assente l’allevamento intensivo e pressoché sconosciuta la grande distribuzione. I comuni gestivano il Pubblico Macello, adeguando le vecchie strutture alle norme di igiene e prifilassi sempre più stringenti, sempre più onerose sempre più all'altezza delle aspettative europee. al punto che a metà degli anni '80 del secolo scorso si cessò di costruirne di nuovi e negli anni '90 si chiusero i già esistenti. Molti comuni decisero allora di salvaguardarli come monumenti a ricordo storico di un’epoca e del resto spianare un pezzo di passato è sempre doloroso . A Leonforte il Macello che da il nome alla via su cui sorge anzi sorgeva, fu chiuso a metà anni '90 e utilizzato in seguito per ospitare associazioni e strumenti di pubblico interesse. Sarebbe stato bello proseguire su questa via : si sarebbe potuto creare un museo della cultura contadina, un centro di aggregazione , un luogo di esposizione permanente o temporanea per artisti indigeni e forestieri, un teatro. L'asilo avremmo potuto allocarlo altrove. Non mancano i posti o NO? NO! e infatti hanno preferito cancellare un pezzo di storia paesana per costruire sulle sue macerie il futuro. Va bene così, se così vi piace.

Articolo molto interessante, complimenti. Avete Video di repertorio del vecchio macello?