LO SGOMBERO DEL LEONCAVALLO E` UN ATTO POLITICO
- Aldo la Ganga
- 23 ago
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 24 ago
E finalmente lo hanno sgomberato, ma sia chiaro, non per la legalità, ( senti chi parla di legalità, oltre cento parlamentari inquisiti e se poi ci aggiungiamo i parlamentari regionali, i consiglieri comunali e i nominati della politica superiamo abbondantemente i 1000….)
Il loro è stato solo un atto politico per chiudere una stagione di lotte e di socialità alternativa al mondo dominante.
Il Leoncavallo ha avuto nei decenni quella funzione che le istituzioni partitocratiche non sono riuscite ad avere.
Ha dato voce ai disagi giovanili, alle ingiustizie sociali, alle idee plurali e divergenti che quasi mai trovavano ascolto nei signoroni della politica , ha dato speranze agli ultimi, agli emarginati, agli invisibili...
Il Leoncavallo ha fatto da argine a derive autoritarie e violente e nei periodi più bui degli anni 70 ha salvato centinaia , anzi migliaia di giovani dalla droga e dalla violenza politica.
Questo è stato e continuerà ad essere il Leoncavallo, un luogo di frontiera che ha capovolto i dettami di un capitalismo selvaggio, vigliacco, strafottente con alla base un'idea autoritaria e di privilegio.
Alla narrazione di questa destra al governo sempre più fascista e sempre meno democratica posso crederci solo quelli che idealmente e nella pratica sognano un ritorno al passato , un ritorno ad azioni e fatti di mussoliniana memoria.










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