Il signore dei cavalli di Ambelia Nello Musumeci di Militello, ministro della protezione civile, nominato a suo tempo da Giorgia Meloni non per meriti ma per antica militanza nella Fiamma che arde. Per meriti sarebbe stato impossibile per i danni provocati nei suoi cinque anni da presidente della Regione e che vuole proseguire nel suo nuovo incarico. Si è visto ieri con quanto livore ha messo sotto accusa la regione dell'Emilia Romagna per non avere utilizzato i finanziamenti della ricostruzione dell'alluvione dello scorso anno. Nella furia del suo dire, come un torrente in piena che tracina in ogni direzione, ha dimenticato il generale Figliolo commissario alla ricostruzione. Non solo l'ha ignorato, ma non si è fatto dare i dati della gestione commissariale e nemmeno quelli del ministero dell'ambiente. Semplicemente è ritornato ad essere il Musumeci che conosciamo pieno di sè con il linguaggio dell'inutilità imputando sempre ad altri le responsabilità. E' difficile non ricordare il fallimento del piano dei rifiuti, della rete ospedaliera e del piano antincendi. Però bisogna riconoscergli che si è incamminato sulla strada giusta in attesa che gli portano gli stivali dalla tenuta Ambelia per fare una visita nelle zone allegate.
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