Adelina Cavaleri NICOSIA,L'ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA OSPITE NELLA NOSTRA CITTADINA
- Adelina Cavaleri
- 10 giu
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Si è svolta a Nicosia, una giornata all’insegna della gastronomia, dei piatti tipici della cucina locale.
Ospiti d'eccellenza gli accademici "dell’Accademia italiana della Cucina" che che hanno trascorso una giornata all'insegna della cultura, della storia e tradizione nicosiane.
Hanno gustato,presso il palazzo municipale il dolce tipico della tradizione Nicosiana, il “nocattolo”.
A seguire sono stati accolti per il “Pranzo della domenica” – così è stato battezzato l’evento – Al Piler, nell'elegante atmosfera del ristorante, rinomato inserito nella guida Michelin e in quella del Gambero Rosso.
Il Piler e` un vero vanto per tutto il nostro comparto gastronomico.
E proprio nei locali del rinomato ristorante, gli ospiti sono stati deliziati dai piatti magistralmente preparati dallo chef Picone , che ha splendidamente realizzato delle vere e proprie opere d'arte.
Piati unici della nostra tradizione culinaria, rivisti con raffinatezza e gusti escluso chef Hermes Picone ha realizzato un menu basato sulle ricette del luogo e gli ingredienti di stagione.
Marina Taglialavore, nota imprenditrice di Agirina, ha dato il benvenuto agli accademici, sottolineando l’importanza di questo evento, presentato per la prima volta nella città di Nicosia, nonostante la sua grande tradizione culinaria.
Tra i cerimonieri anche un “simposiarca”, Carmelo Battaglia, a cui è stato dato il compito di presentare i piatti, dai ‘paccheri gratinati con ragù di salsiccia di suino nero arricchito di fave e piselli saltati’ al secondo, un ‘soffice di vitello adagiato su crema di patate profumata allo zafferano’. Fino al dessert alle pere e al cioccolato. Altro protagonista indiscusso è stato il vino, che ha accompagnato con armonia ogni portata.
“Un’esperienza gastronomica straordinaria”, l’ha definita il vicedelegato Fabio Montesano, dottore commercialista ennese. “Questo pranzo ha rappresentato un perfetto connubio fra tradizione e innovazione – ha aggiunto -. Ogni piatto è stato un viaggio sensoriale e un omaggio alla nostra terra”.
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