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Immagine del redattoreAldo la Ganga

NOI, I RAGAZZINI DEL CINEMA CANNATA




Passare per via San Benedetto, e vedere ancora accese le luci del cinema comunale “ Cannata”, mi trasmette coraggio e positività e soprattutto fa correre la mia mente a quando ero ragazzino.


Ricordo benissimo ancora oggi di quando mio padre mi incominciò a portare al cinema, potevo avere 4/5 anni.

Era una felicità infinita, così come lo era ancor di più quando incominciai ad andarci da solo, verso gli 8 anni.

Aspettavo la domenica come una panacea, per ricevere la paghetta settimanale dai miei mastri Pippo e Nino, per poi correre tutto d’un fiato al cinema.


Tutte le domeniche ero lì. Tutte.


Mi è accaduto qualche sera fa, di guardare ancora una volta il film “Ben Hur” e subito la mia mente nel rivedere le scene di quel film mi ha ricordato del “cinema” del mio paese.


A quel tempo, molti paesi anche piccoli avevano il loro cinema, tutti andavano al cinema, tutti si conoscevano.


Ricordo che mio padre, che è nato nel 1942, mi raccontava di quando giovanotto andava a vedere i film di Tarzan o i primi western e mi diceva che quando appariva sullo schermo Tarzan ( Johnny Weissmuller) o John Wayne, tutti i ragazzini si mettevano a gridare come dei tifosi di calcio.


Erano i tempi d’oro del cinema, la gente (e specialmente noi ragazzini) ci comportavamo in modo molto più ingenuo dei giovani e degli adulti di oggi.


Le sedie erano tutte di legno.

Il cinema Cannata di allora aveva una “platea” (in basso, davanti allo schermo) e poi c’era una “galleria” (il piano superiore).


La tribuna, cosi veniva chiamata la galleria, era il sogno di tutti noi ragazzini, era lì che ambivamo recarci.

Perché? Perché si facevano gli scherzi a quelli di sotto: gli potevi tirare le cartacce, chiamare ad alta voce qualcuno che conoscevi approfittando del buio anonimo e complice per accusarlo di avere scorreggiato e la protezione del buio era l'occasione per alcuni di sfogarsi in abominevoli rutti da record ed inquietanti quanto fragorosi peti... Insomma, per noi era uno spasso.


Però gli adulti non erano da meno, fumavano quasi tutti, ragione per cui gli spettacoli serali sovente erano proiettati in una nuvola di fumo acre e c'era chi si accendeva la pipa e chi addirittura il sigaro toscano.

E negli spettacoli serali gli adulti che fumavano “in galleria” a volte tiravano la cicca su quelli di sotto, comportandosi anche peggio di noi.


Noi, i ragazzini del Cinema Cannata , in quello spaccato tra la fine degli anni '60 e la prima metà degli anni 70 del secolo scorso, andavamo quasi sempre allo spettacolo pomeridiano, il signor Parisi ci staccava i biglietti dicendoci di stare buoni o ci avrebbe buttati fuori.


Una indicazione che a volte cadeva decisamente nel vuoto.

In quegli anni, al Cannata, oltre a “Ben Hur”, ho visto “I cannoni di Navarone”, “Via col vento”, “Questo pazzo, pazzo, pazzo mondo” e molte altre pellicole.

Ricordo ancora quella domenica che veniva proiettato il film “Franco e Ciccio e il pirata Barbanera”, per la verità non un capolavoro, e ho ancora ben in mente alcune scene del film decisamente sciocche, che nonostante ciò fecero ridere tutta la platea.


Comunque, risate o no, noi non smettevamo di fare dispetti e scherzi, quel cinema era la nostra palestra e probabilmente il luogo più libero che avevamo.


Ricordo che quel cinematografo aveva anche un palcoscenico e a volte ci veniva qualche compagnia importate o amatoriale a fare spettacoli serali, come quando mia zio mi accompagnò, proprio in galleria, a vedere lo spettacolo di un grande poeta locale “ Carmelo La Giglia”…. Erano gli ultimi fuochi.


Qualche anno dopo, il cinematografo del paese chiuse i battenti: non ci andava quasi più nessuno.


Fortunatamente da una ventina d’anni ha riaperto, ristrutturato e messo a nuovo, un piccolo gioiello per la mia città.

Una platea con poltroncine eleganti e comode, la galleria non esiste più…


Cosi come non esistono più ragazzini e adulti che tifano per Tarzan o per il “ Giovanotto” , al massimo si può fare una risatina ma nessuno scherzo…

E quando qualche volta accade, senti voci che gridano . “ smettetela giovinastri” “ silenzio maleducati”.


Ora è tutto diverso, ma voglio qui con forza ribadire che quando Noi, i ragazzini del Cinema Cannata andavamo ogni domenica agli spettacoli, è vero che facevamo gli scherzi, ma è vero anche che ridevamo di cuore, e guardavamo i film meravigliati ed a bocca aperta.

Si, questi eravamo, noi, i ragazzini del Cinema Cannata.

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