Per favore non chiamatele "bombe d'acqua"
- Gabriella Grasso
- 1 giorno fa
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I recenti fatti che hanno funestato Leonforte sono stati attraversati dal neologismo: bomba d'acqua, un passepartout buono per giustificare le inadeguatezze infrastrutturali e l'inefficienza amministrativa di comuni, regioni e nazione. Per bomba d'acqua si intende un fenomeno improvviso e intenso e eccezionale e invece a sentire e leggere le cronache meteorologiche le bombe d'acqua sono all'ordine del giorno e se è pur vero che i cambiamenti climatici hanno determinato negli ultimi anni un notevole incremento di episodi piovosi brevi ma eccezionalmente intensi e altrettanto vero che le bombe d'acqua non sono così frequenti. A stabile la bomba d'acqua sono i pluviometri che misurano anche l’intensità della pioggia, in mm/hr calcolando cioè quanti millimetri cadrebbero in un’ora se quella precipitazione durasse con quella intensità per un’ora. L'espressione bomba d'acqua dunque ha una valenza tecnica, ma è certamente abusata specie nella semplificazione comunicativa e giornalistica che crea l’illusione di far capire la complessità non semplificandola, ma banalizzandola. Di fronte alla complessità sarebbe preferibile non ricorrere ai cliché ma al ragionamento per provare a capire cosa ha portato alla morte di un uomo. Metteo Ciurca è morto per una serie di avversità , ma molti giornali e on line e catodici hanno preferito descriverlo come un giovane fisicamente impedito per un incidente accadutogli anni prima e poco attento al maltempo, che da noi può essere letale specie laddove le strade sono trazzere e i torrenti , sporchi, devono essere guadati invece che attraversati. Le disgrazie possono accadere, ma nell'entroterra siciliano, ricco di eccellenze agroalimentari e degrado d'ogni sorta, accadono di più.
Riposa in pace, se puoi Matteo Ciuca.
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