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PIERGIACOMO LA VIA. ALAIN........ED ALTRO



I

In occasione dell’ultima edizione di Impavidarte, scrivevo:  <<Ho avuto la possibilità di conoscere Alain Calò. Di apprezzare la sua intelligenza, la sua forza interiore, il suo pensiero libero, il suo modus di andare avanti con la schiena dritta.  Appunto in maniera impavida. Non voglio cadere nella retorica, ma di giovani così ne abbiamo davvero bisogno. Ne abbiamo bisogno per pensare ad una società migliore e ad una città nuova>>.

CONFERMO interamente, PAROLA PER PAROLA, quello che ho detto e penso di lui.

Ciò ovviamente non significa che tutte le cose che scrive Alain siano condivisibili. 

Ecco, anch’io ho delle perplessità sul suo ultimo articolo.

Mi sembra del tutto eccessivo e fuori luogo usare toni esacerbanti nei confronti di una attività benefica posta in essere da un club service, che nella sua autonomia di pensiero e di azione è legittimato, anzi istituzionalmente preposto, allo svolgimento di attività sociali di questo tipo.   


II

Grazie al suo direttore, a Gabriella e ad Alain ed a molti altri che vi continuano a scrivere, Germinal è stato l’unica vera forza di opposizione all’establishment

Ha messo a nudo l’oscurantismo culturale, sociale e politico dell’ultimo decennio a Nicosia, dovuto essenzialmente ad una classe dirigente povera di contenuti, di idee, e di progetti, capace solo di esaltare le mediocrità.

Si è occupato di attualità e di problemi sociali e generali, andando oltre i confini del territorio. 

Germinal, come scrive Aldo, è stata una palestra di libertà. E tale deve rimanere.

Mi auguro che Alain continui a scrivere e che il blog possa con maggiore vigore svolgere la propria attività culturale, sociale e politica. 


III

Non faccio parte di alcun  Club Service. Non sono mai entrato, nonostante invitato da amici e professionisti che stimo molto. Da giovane per motivi ideologici. 

Da adulto non ho più preconcetti nei confronti dei Club né di nessuna confessione religiosa né delle associazioni in genere, anche di quelle più “potenti”. 

E, pur pensando ad esempio alle profonde contraddizioni che obiettivamente vi sono al suo interno, ritengo che la Chiesa rappresenti oggi nel mondo la più alta autorità morale. Così come, per fare un esempio estremo, la massoneria, sulla quale gravano inconfessabili pregiudizi, è fondata anch’essa su principi ed ideali nobili ed universalmente riconosciuti.

E, pur avendo maturato questi convincimenti di laicismo e tolleranza, preferisco rimanere al di fuori di ogni associazione religiosa o laica che sia.

Penso invece che la politica resti ancora la mater omnia. Ossia l’unico strumento per il cambiamento della società.

E ancorchè appassionato ed ancora innamorato della politica, non sono iscritto a partiti politici da moltissimi lustri, non riconoscendomi in nessuno di loro. Non escludo però in linea di principio di poter aderire a qualcuno che, in qualche modo, possa avvicinarsi alle mie idee. 





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