PIERGIACOMO LA VIA. ALCHIMIA E IDEE
- Piergiacomo La Via
- 28 set
- Tempo di lettura: 2 min
A meno di un anno dalle prossime elezioni amministrative, il dibattito politico locale sembra impantanato in un paradosso tanto stucchevole quanto sterile.
Si discute animatamente su chi dovrebbe essere il prossimo Sindaco, ma nessuno si interroga su cosa dovrebbe fare.
Le alleanze improbabili tra destra e sinistra si rincorrono e si dissolvono.
D’altra parte quando si sommano ceci, arance e mele il risultato è matematicamente impossibile. E di solito così avviene anche il politica.
Nel frattempo, nessuno affronta il vero nodo: come uscire dal disastro decennale lasciato dalla passata amministrazione.
In questo scenario, l’unica forza politica che sembra voler invertire il declino e proporre una visione concreta è EV-AVS.
Mette sul tavolo proposte realizzabili per il rilancio della città:
• Moneta locale: uno strumento pensato per incentivare l’economia circolare e sostenere il commercio di prossimità.
• Università in un quartiere storico: un progetto che unisce cultura e rigenerazione urbana, riportando vitalità e opportunità in zone dimenticate.
• Start-up e credito comunale: un sostegno diretto alle giovani imprese, per favorire l’innovazione e l’occupazione giovanile.
• Gestione diretta dell’acqua: uscire da AcquaEnna per garantire trasparenza, efficienza, minori costi e controllo pubblico su un bene essenziale.
• Parchi: riconvertire Piazza degli Eventi in un’area verde fruibile, dopo lo sperpero di denaro pubblico per colarla di cemento. Ovviamente mantenendo la possibilità di ospitare concerti e manifestazioni.
• Middle check: il controllo di metà mandato. Il candidato si impegna a dimettersi se, dopo due anni e mezzo, non ha raggiunto gli obiettivi prefissati. In alternativa, un referendum popolare per valutare il suo operato.
Queste idee non sono fantasticherie, ma strumenti di importante cambiamento.
È tempo che il dibattito pubblico si sposti dalle sagrestie e dalle conventicole ai luoghi aperti, dove i cittadini possano conoscere, valutare e decidere.
La città ha bisogno di trasparenza e di visione generale.
E soprattutto, ha bisogno di parlare di contenuti.
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